Valmadrera: rissa al mercato, tre marocchini finiscono a giudizio
È finito al banco degli imputati del Tribunale di Lecco insieme alla sorella e alla madre (tutti difesi dall'avvocato Luca Marsigli del foro di Lecco) con l'accusa di lesioni personali aggravate ai danni dell'ex moglie, della sorella e del cognato di lei: l'aggressione, che avrebbe visto scontrarsi le due famiglie di marocchini, si sarebbe consumata in pieno giorno ed in mezzo alla folla, il 23 settembre del 2018 al mercato settimanale di Valmadrera.
La persona offesa (costituitasi parte civile), nonché ex moglie dell'odierno imputato, ha oggi testimoniato davanti al giudice Giulia Barazzetta ripercorrendo la dinamica dei fatti oggi contestati. ''Li abbiamo incontrati lì per caso, poi hanno iniziato a seguirci ed ho sentito che nel mentre ci insultavano'' ha raccontato la donna, classe 1981, che ha anche riferito di aver visto l'ex coniuge battere minacciosamente il pugno sul palmo della mano.
Il putiferio si sarebbe scatenato quando si sarebbe fermata alla bancarella di un'amica: ''ho visto che la sorella e la mamma di lui hanno attaccato fisicamente mia sorella, al che sono intervenuta''.
Non appena avrebbe cercato di difendere la sorella, l'uomo l'avrebbe spinta, facendola cadere a terra fino a perdere conoscenza: ''mi sono risvegliata la sera in ospedale e da quel giorno ho sempre forti dolori alla cervicale''.
Questa versione dei fatti è stata poi confermata dalla testimonianza della sorella, che dallo scontro avrebbe riportato lievi lesioni che non si sarebbe fatta refertare e dal cognato: la prima ha raccontato di essere stata presa di mira dalle due connazionali, che l'avrebbero buttata a terra, tolto il velo e strappato il vestito; il secondo, invece, l'indomani si sarebbe dovuto recare al pronto soccorso per dei forti dolori alla spalla, dopo essere stato spinto contro una bancarella dall'ex della cognata.
Il giudice ha rinviato al prossimo 25 settembre.
La persona offesa (costituitasi parte civile), nonché ex moglie dell'odierno imputato, ha oggi testimoniato davanti al giudice Giulia Barazzetta ripercorrendo la dinamica dei fatti oggi contestati. ''Li abbiamo incontrati lì per caso, poi hanno iniziato a seguirci ed ho sentito che nel mentre ci insultavano'' ha raccontato la donna, classe 1981, che ha anche riferito di aver visto l'ex coniuge battere minacciosamente il pugno sul palmo della mano.
Il putiferio si sarebbe scatenato quando si sarebbe fermata alla bancarella di un'amica: ''ho visto che la sorella e la mamma di lui hanno attaccato fisicamente mia sorella, al che sono intervenuta''.
Non appena avrebbe cercato di difendere la sorella, l'uomo l'avrebbe spinta, facendola cadere a terra fino a perdere conoscenza: ''mi sono risvegliata la sera in ospedale e da quel giorno ho sempre forti dolori alla cervicale''.
Questa versione dei fatti è stata poi confermata dalla testimonianza della sorella, che dallo scontro avrebbe riportato lievi lesioni che non si sarebbe fatta refertare e dal cognato: la prima ha raccontato di essere stata presa di mira dalle due connazionali, che l'avrebbero buttata a terra, tolto il velo e strappato il vestito; il secondo, invece, l'indomani si sarebbe dovuto recare al pronto soccorso per dei forti dolori alla spalla, dopo essere stato spinto contro una bancarella dall'ex della cognata.
Il giudice ha rinviato al prossimo 25 settembre.
F.F.