Olginate: Capiate si anima con 'Agricultura' nell'antica corte, tra passato e presente
Finalmente splende il sole su Agricultura. Dopo un sabato piovoso, ieri l’arrivo del bel tempo ha portato decine di persone nella corte di via Ca' Romano a Capiate, frazione di Olginate, per un appuntamento ormai divenuto una tradizione.
“Questa festa è nata tredici anni fa in piazza del mercato. Dopo una sola edizione ci siamo spostati qui in corte, luogo decisamente più adeguato. L’obiettivo della manifestazione, infatti, non è solo quello di animare questa frazione ma anche di far rivivere gli usi e i costumi della vita contadina” ha spiegato Antonio Gilardi, vice sindaco e presidente dell’associazione “Amici dei Stall de Sott”, organizzatrice dell’evento assieme alla Pro Loco e agli Amici di Santa Maria. “In tutto parliamo di circa una cinquantina di volontari per una festa che ha anche il patrocinio del Comune. Nonostante la pioggia di ieri, siamo molto contenti di come sta andando”.
Del resto, erano tante le famiglie che si aggiravano tra i recinti degli animali, gli antichi trattori in mostra e lo stand di rievocazioni medioevali. Lì, in particolare, i più piccoli potevano sperimentare l’emozione del tiro con l’arco grazie ai volontari dell’associazione Arcieri del Martello di Legnano. Il loro genuino entusiasmo non faceva che aumentare quando poi, seguiti a vista dai genitori, si spostavano dal lato opposto della corte, nella zona dei pony e degli asinelli.
“Presso la nostra azienda agricola, grandi e piccoli possono svolgere attività di avvicinamento non solo all’asino ma anche per esempio alla gallina” ci ha spiegato Maria Grazia Airoldi, a sua volta parte della "squadra" di organizzatori dell'evento. “I più piccoli imparano il rispetto della natura e la cura degli animali, che non passa attraverso l’uso delle parole. I più grandi, invece, avvicinandosi agli asini riescono a rilassarsi, entrando in una dimensione diversa rispetto al loro quotidiano”.
Parole che trovavano pieno riscontro nella cura con cui i bambini pettinavano e accarezzavano i mansueti asinelli. Trasmettere un valore come il rispetto della natura è ancora più importante in un momento in cui dall’Emilia Romagna giungono le drammatiche immagini dell’alluvione. Proprio alle popolazioni colpite dalla recente calamità sarà destinata una parte del ricavato della vendita delle torte.
Anche il parroco di Capiate don Paolo Ventura ha voluto prendere parte a una festa che parlava di amore, per la natura e per il prossimo. Se fuori a dominare erano i nitriti dei pony e i belati delle pecore, all’interno della cascina il padrone era la storia. Da un lato, cinque tavoli stracolmi di lampade e fari di ogni epoca: dalle antiche luci dell’Ottocento fino agli strumenti in uso ai militari. Dall’altro lato, decine di scatti che ritraevano la Capiate del passato e i suoi abitanti.
Se gli animali hanno suscitato la felicità dei più piccoli, simili reperti hanno attirato l’attenzione dei più anziani, e questo ha reso Agricultura veramente una festa per tutta la famiglia.
A.Bes.