Mandello: celebrazioni ufficiali per il 65° AVIS, ancora nel segno della solidarietà

Oggi, domenica 21 maggio, è arrivato il giorno più atteso dalla sezione AVIS di Mandello del Lario, fondata il 17 maggio 1958 e dunque giunta al traguardo dei 65 anni di attività, in una lunga "catena" fatta di tanti anelli che mai si sono interrotti e spezzati nel tempo, nel segno di una solidarietà sempre capace di andare anche oltre il gesto già di per sè importante della donazione del sangue.




A testimoniarlo la cifra di 4103,70 euro, frutto delle rinunce alle benemerenze degli avisini, destinata nello specifico all'associazione di Abbadia "Michy sempre con noi". Sul palco del Teatro San Lorenzo, che oggi ha ospitato una parte delle celebrazioni, sono quindi saliti i genitori di Michy, mamma Paola e papà Stefano, a ricevere il mega assegno che andrà a coprire le spese di opere benefiche.




Tanta solidarietà, dunque, come emerso anche dalle parole degli intervenuti all'evento odierno, dal presidente provinciale dell'AVIS Bruno Manzini al sindaco di Mandello del Lario Riccardo Fasoli, fino all'assessore al Turismo di Abbadia Irene Azzoni. Tanta la commozione nel ripercorrere questi anni da parte del "numero uno" del sodalizio Roberto Rosa, che ha ricordato il fondatore dottor Gianni Comini che già tempo fa suggeriva la scelta della rinuncia alle medaglie di benemerenza con la richiesta ai donatori di devolvere l'equivalente monetario a sostegno di un'associazione del territorio.




Parole che hanno trovato vasta condivisione anche tra gli altri intervenuti, tra cui Mario Lafranconi, presidente dell'AIDO, "costola" dell'AVIS fortemente voluta dallo stesso dottor Comini, e Giancarlo Alippi, ora alla guida del Soccorso degli Alpini, presente nel ripercorrere un passato ancora attuale per un servizio che “non si può e non si deve esaurire con il solo gesto della donazione, ma anche e soprattutto, per quanto attiene alle nostre capacità e possibilità, si deve espandere nel tentativo di diffondere la cultura della solidarietà, del rispetto reciproco e profondo, della ricerca di modi di vivere che siano in funzione dell'uomo e non contro di esso”, dalle pagine di un libro edito in occasione del quarantennale.



Larga anche la partecipazione degli altri gruppi provinciali - Lecco, Bellano, Brivio, Costamasnaga, Vercurago, Mariano Comense, Suello, Cesana, Bosisio, Annone Brianza, Valgreghentino, Galbiate e Olginate - in una "fiumana" rossa dei labari incolonnati da piazza Leonardo da Vinci alla chiesa di San Lorenzo per la Messa concelebrata da don Giuliano e don Paolo.



Poi, come anticipato, il passaggio nella sala del teatro San Lorenzo per i saluti istituzionali e i ringraziamenti del presidente Rosa: "Un pensiero anche per le persone di cui non conosciamo il nome, ma con le quali abbiamo scambiato pareri e idee durante le nostre manifestazioni, che con un sorriso ci hanno incoraggiato ad andare avanti. Semplici gesti ma che dimostrano che in fondo donare sangue è un atto importante che rimane insostituibile”. Poi la citazione di Madre Teresa - “Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore” - a siglare e rappresentare questi 65 anni celebrati oggi.


I festeggiamenti si sono conclusi con il ricco buffet allestito dal gruppo abbadiense "Michy sempre con noi” presso la sala don Beretta dell'oratorio mandellese.
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