Bellano: in 180 alla 73^ Festa del donatore dell'AVIS, consegnate le benemerenze
In 180 hanno partecipato ieri sera alla 73^ Festa del donatore organizzata dal gruppo AVIS di Bellano. Ad anticipare la cena al Palasole, la Messa nella Parrocchiale di San Nazzaro e Celso, cui è seguito il corteo che ha portato tutti al luogo destinato alle tavolate apparecchiate per consumare il banchetto con piatti valtellinesi.
Alla serata non solo gli avisini del paese, ma anche molti alfieri di altri gruppi della provincia con il labaro della propria associazione di appartenenza. Il sindaco Antonio Rusconi ha voluto ancora una volta ringraziare tutti i volontari della sezione composta da tanti gruppi del territorio, complimentandosi con tutti coloro che portano avanti questo servizio, "importantissimo per tutta la comunità, un’opera meritoria tanto che come Consiglio comunale abbiamo dato la benemerenza civica nel 2021 all’AVIS di Bellano”.
Antonio Rusconi e Matilde Plazzotta
“Nel 1998 eravamo in 600, e facevamo 587 donazioni all’ospedale; l’anno successivo siamo andati al centro trasfusionale e siamo passati a 1.117 prelievi, raddoppiando questo impegno. Nel 2022 siamo arrivati a 1.619, quindi siamo triplicati, e con l’impegno dei capigruppo e di tutti i volontari siamo riusciti a fare 3.370 donazioni" ha commentato con orgoglio il presidente della sezione Mario Antonio Bernasconi. "Si tratta di numeri non indifferenti per chi ha necessità di sangue. Ringrazio tutte le associazioni che sono intervenute a questa festa”.
Ddopo aver terminato il suo resoconto Bernasconi è passato a fissare il prossimo appuntamento per la festa del gruppo comunale, “che non sarà più ogni quattro anni bensì fra due, nel 2025”, mentre Matilde Plazzotta, capogruppo di Bellano, dopo i ringraziamenti a tutti gli intervenuti ha ricordato una persona che ha “fatto parte del gruppo per tutto il tempo in cui è rimasta a Bellano e anche quando è stata trasferita ad Asso, ovvero il maresciallo Doriano Furceri, scomparso alcuni mesi fa. Era sempre disponibile e rispondeva sempre alla nostra chiamata, aveva raggiunto infatti le 50 donazioni”.
M.A.