Mandello: gli antichi mulini 'in mostra' grazie anche agli studenti
Anche Mandello del Lario, grazie al lavoro di ricerca e di raccolta di documentazione fotografica supportata da libri illustrativi, è scesa in campo in questo fine settimana per le Giornate europee dei mulini. “A piedi lungo la roggia”: questo lo "slogan" di un evento che spazia nel passato e nei ricordi del torrente che da monte, attraversando l'abitato, ha mosso fin dal 1500 le ruote dei mulini che davano vita con il loro impiego all'economia del territorio.
Anche se poco è rimasto di quell'epoca - parliamo delle ruote a trazione idraulica che "spostavano" le macchine all'interno degli opifici - la ricostruzione storico-didattica non si è persa nella notte dei tempi. Per l'occasione di queste due giornate, 17 giovanissimi ciceroni delle Medie hanno accolto nei vari punti scelti lungo il tratto della roggia i visitatori attratti dal desiderio di conoscere un passato ancora oggi presente grazie ai volontari dell'Archivio comunale della memoria che ne hanno “fermato” le vicende tramandandole anche agli studenti.
Molto interessante dal punto di vista storico la visita al Mulino Ripamonti, conservato da privati, che ne hanno mantenuto musealmente gli arredi e i meccanismi mossi dalla forza dell'acqua adibiti alla macina. La roggia, che nel passato fungeva anche da “lavatrice” usata dalle donne per i panni, oggi scorre lungo l'abitato mandellese, coperta in alcuni punti, fino a sfociare nel lago.
Non per questa ridotta visibilità ha perso il suo fascino e la sua storia passata, raccontata nel libro “Mandello, l'acqua e la roggia” di Emilio Panizza che descrive il paese attraverso le parole dello storico milanese Roberto P.A. Rusca: “li passa un fiumicello quasi per il mezzo, che fa girare molte ruote di molini di grano et fa battere con i magli di ferro et rame, et folare panni di lana”. Quest'oggi, domenica 21 maggio, le visite proseguono dalle 16.00 alle 19.00.