Calolzio: Renzo, Lucia e... i giorni nostri. Applausi per i Promessi Sposi della terza E

Non hanno solo portato in scena la loro personale interpretazione di uno dei capolavori della letteratura italiana. Ma, guidati dagli insegnanti, sono riusciti, con la semplicità della loro età, a "attualizzare" diversi dei temi toccati dal Manzoni, creando dunque solidi collegamenti tra il loro vissuto di giovani d'oggi e le arcinote vicissitudini di Renzo, Lucia e tutti i personaggi a corollario della tormentata storia d'amore della coppia.

Gli alunni della terza E della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di Calolzicorte sabato sera nel salone dell'Oratorio di Sala - gentilmente messo a disposizione dalla parrocchia - hanno rappresentato uno "spettacolo speciale", come lo ha definito il professor Massimo Tavola, presentatore ufficiale anche di questo evento.
"Sono orgoglioso e emozionato" ha esordito, davanti a una nutrita platea (pur non essendosi registrato l'auspicato tutto esaurito), il docente, anticipando appunto la "cornice" dei Promessi Sposi interpretati dai ragazzi della terza E di quella che un tempo si sarebbe chiamata la "scuola media" di Calolzio, intitolata proprio a Alessandro Manzoni, autore "di una delle storie che rende noto il nostro territorio - Lecco e Milano - nel mondo". Un'opera, proposta "con lo sguardo di un adolescente del 2023". E così è stato.

Con "il Jova" ad aprire e chiudere una rappresentazione che, giusto per fare qualche esempio, attraverso i Bravi e don Rodrigo ha toccato il tema del bullismo, tessendo poi un parallelismo tra la peste e il covid, tra la morte della piccola Cecilia tra le braccia della madre e le decine e decine di vittime della pandemia spirate nella solitudine. Ed ancora, il tema dell'emigrazione, con l'Addio Monti traslato nell'esperienza di due compagni di classe giunti in Italia salutando anche loro la terra natia, lasciandosi dietro parenti e amici per cercare miglior fortuna.

Spontanei e ripetuti gli applausi, riservati anche alle parti recitate, come pure all'accompagnamento musicale, rigorosamente dal vivo e affidato agli stessi alunni che, sempre sostenuti dai professori, hanno realizzato "in proprio" anche le scenografie e la lunga serie di slide che hanno ulteriormente arricchito le nove scene di uno "spettacolo speciale", per davvero.

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A.M.
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