Valmadrera: applausi per i ragazzi del CFP e lo spettacolo 'Rapina in Villa Ghislanzoni'

“Restaurare significa recuperare qualcosa che nel tempo si è perso. Recuperare un’amicizia o il rapporto con un famigliare e renderlo di nuovo vivo”. Questo è solo uno dei pensieri formulati dai ragazzi del CFP Aldo Moro di Valmadrera nella scena conclusiva di “Rapina a Villa Ghislanzoni”, lo spettacolo portato in scena venerdì pomeriggio nell’auditorium del Fatebenefratelli.

 

“Con questo saggio si conclude il secondo anno del progetto LAIVin, finanziato da fondazione Cariplo. Mentre l’anno scorso ci siamo occupati della storia di villa Ghislanzoni, quest’anno abbiamo usato il teatro come strumento per accompagnare i ragazzi nei cambiamenti generati dal restauro della sede della nostra scuola” ci ha spiegato la professoressa Chiara San Dionigi.

Tale progetto ha coinvolto i ragazzi del primo anno dei corsi di operatore termoidraulico e sala bar. A partire da dicembre, una volta a settimana, si sono riuniti per le prove, sviluppando in prima persona delle riflessioni sul termine “restauro” poi confluite nello spettacolo. Improvvisazioni semplici e genuine accolte dagli applausi degli anziani che partecipano all’UNI3, l’università della terza età promossa dal comune di Valmadrera. Tra il pubblico, inoltre, era presente anche Rita Bosisio, assessore ai servizi sociali.

“Per i ragazzi è stata una bella sfida. Attraverso questo laboratorio di teatro hanno potuto sviluppare delle competenze molto utili nelle relazioni con i clienti, come per esempio il saper parlare in pubblico” ha sottolineato Filippo Prina, il docente di teatro che ha guidato gli studenti del CFP in questo laboratorio.
Al termine della performance, tutti i presenti hanno potuto gustare un delizioso rinfresco preparato da altri alunni del corso di sala bar.
A.Bes.
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