Lecco: una messa in ricordo di Antonio Badoni, a ottant'anni dalla sua morte in mare

Cerimonia molto sentita questa mattina nella basilica di San Nicolò in occasione degli 80 anni dalla morte dell’ingegnere Antonio Badoni. Don Davide Milani, prevosto di Lecco, ha celebrato la messa di fronte, tra gli altri, a Marta Badoni, sorella del sottotenente di vascello, al Prefetto Sergio Pomponio nonché ai rappresentanti lecchesi di Associazione Marinai d’Italia, Istituto del Nastro Azzurro, Associazione nazionale Combattenti e Reduci, Associazione Nazionale Caduti e Dispersi in Guerra e Unione Nazione Ufficiali in Congedo d’Italia.

Mons. Davide Milani

 Antonio Molinari

È stato proprio l’ingegnere Antonio Molinari, vicepresidente della sezione lecchese di UNUCI, intitolata a Badoni, a leggere una lettera inviata dall’ufficiale alla famiglia. “Siamo pronti a muovere contro il nemico. Siamo pronti a sacrificare la parte migliore di noi stessi per una causa più grande” scrisse Badoni alcuni giorni prima di cadere nelle acque del Canale di Sicilia.

Mario Nasatti

La torpediniera Cigno fu colpita e affondata da un siluro scagliato da un una nave inglese. Assieme alla sua gemella Cassiopea, la Cigno stava scortando la motonave Belluno verso Tunisi. A seguito dell’affondamento, l’ingegner Badoni, poi decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare (alla memoria), fu dato per disperso. Aveva 30 anni (QUI la storia).

“Cosa attrae figure come quella di Badoni verso una causa così grande? Quando ci penso, percepisco la mia piccolezza. Questi eroi sono abitati dall’ideale in cui credono in modo così forte da diventare una cosa sola con lui e considerarlo più importante della loro stessa vita” ha dichiarato Don Davide Milani durante l’omelia.
Al termine della celebrazione, il cav. Mario Nasatti, presidente della federazione lecchese dell’Istituto Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare, ha letto la preghiera del decorato. Dopodiché, i presenti si sono recati al Monumento dei Fratelli Caduti del Mare per deporre una corona di fiori in memoria di Badoni.

Sulla sinistra Stefanio Milani

“Ringrazio tutte le associazioni qui presenti. Credo sia fondamentale che i ragazzi conoscano storie come quella di Antonio Badoni” ha dichiarato Carlo Angelo Colombo, ufficiale dei Carabinieri in congedo nonché presidente della sezione di Como e Lecco dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. La commemorazione si è quindi conclusa con la lettura della preghiera del marinaio.
A.Bes.
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