Lecco: pestaggio tra ambulanti del mercato, entrambi a processo

È finito in Tribunale l'apparente equivoco che ha portato due venditori ambulanti ad una scazzottata: così come entrambi, dopo i fatti del 19 dicembre 2020 erano finiti al pronto soccorso, ora entrambi devono rispondere all'accusa di lesioni personali, uno davanti al giudice ordinario, l'altro nella sua configurazione più lieve davanti al Giudice di Pace.
In merito alla prima vicenda giudiziaria, i due sono stati convocati quest'oggi al cospetto del dr. Paolo Salvatore, uno (G.V.) come imputato ed il secondo (F.C.) come testimone, assistito dall'avvocato Stefano Pelizzari del foro di Lecco.
Stando all'istruttoria dibattimentale che oggi ha visto testimoniare amici e parenti dei due ambulanti, quel sabato mattina durante il mercato alla Piccola i due avevano avuto un piccolo diverbio a causa di una parola di troppo: stando a quanto riferito dalla persona offesa, l'odierno imputato avrebbe detto alla madre del collega di aver saputo che quest'ultimo picchiava il padre. Una versione smentita dall'imputato, che peraltro ha confermato di aver subito chiarito con la donna nel corso della mattinata: “evidentemente aveva capito tutt'altro” ha commentato.
Tuttavia quella sera F.C. avrebbe raggiunto G.V. a casa sua (secondo la testimonianza di un amico in comune dei due proprio per affrontare il “rivale”): due ricostruzioni diametralmente opposte sono state rese oggi dai due protagonisti della colluttazione, con uno che ha addossato all'altro l'aggressione, sostenendo di essersi solo difeso, e viceversa. Sta di fatto che l'odierno imputato è stato refertato al pronto soccorso per un pugno al collo, mentre la persona offesa (che secondo la “controparte” quella sera si sarebbe presentato armato di falcetta) avrebbe rimediato dei denti rotti e parecchie contusioni al viso per aver ricevuto una testata.
Per la discussione finale delle parti il procedimento è stato rinviato al prossimo 6 luglio.
F.F.
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