Lecco: la 'quotidianità' dei Ragni sul palco per la serata 'maglioni rossi'

Serata dei “maglioni rossi” dei Ragni della Grignetta nell’ambito delle iniziative  della rassegna “Monti Sorgenti” giunta quest’anno alla dodicesima edizione.

Appuntamento al Cenacolo Francescano di Lecco per un incontro di poche parole e tante immagini: sono infatti stati presentati alcuni filmati che hanno rappresentato alcuni dei momenti meno appariscenti ma comunque significativi dell’impegno di alcuni “ragni” nel corso dell’anno, più che una sintesi dell’attività del gruppo alpinistico lecchese. Niente grandi imprese, dunque. Niente exploit eccezionali. Quasi un piccolo diario della quotidianità.

L’incontro è stato aperto con il saluto portato dall’assessore comunale Giovanni Cattaneo, dal consigliere regionale Giacomo Zamperini e dal delegato lecchese del Coni Daniele Pezzini. Sul palco anche il presidente dei “ragni” Luca Schiera che ha parlato di un gruppo in buona salute e di nuovi iscritti, tanti giovani che rappresentano il ricambio generazionale ma soprattutto un’iniezione di tanto entusiasmo. Il momento iniziale è anche servito – attraverso la proiezione di “The Last Skiers” della giovane regista Veronica Ciceri – a sensibilizzare, con uno sguardo rivolto in particolare ai politici presenti, sul tema dei cambiamenti climatici, della neve che non cade più e quindi delle conseguenze ambientali dell’innevamento artificiale per mantenere in vita stazioni sciistiche destinate altrimenti a chiudere. Innevamento artificiale che comporta un alto consumo di acqua nella quale vengono sciolti appositi additivi che «finiscono poi nei fiumi e nei laghi».
L’attenzione si è poi spostata sul “ragno” bergamasco Maurizio Tasca che, con Luca Masarati, ha aperto una via sulla parete Nord della Presolana.

Stefano Carnati

 

Simone Pedeferri ha invece presentato un aggiornamento sul progetto “Pareti del Sud” che vede i maglioni rossi lecchesi collaborare con alcuni gruppi alpinistici delle regioni meridionali italiane per la chiodatura di falesie. La tappa più recente è stata Palermo dove lo stesso Pedeferri con Giacomo Mauri, Giovanna Pozzoli e Anna Aldè sono intervenuti a fianco dei giovani di “Bobo’s” per una serie di interventi su pareti che sovrastano il capoluogo siciliano dove in passato vi era una fiorente scuola di arrampicata che negli ultimi anni ha perso un po’ di smalto. Con “Aracnobob’’s”, così è stato chiamato il “cantiere” palermitano, si intende ridare nuovo slancio all’arrampicata su vie sistemate e più sicure, una delle quali denominata “Cento passi” a richiamare la battaglia contro la mafia di Peppino Impastato, ucciso a Cinisi nel 1978.
Stefano Carnati ha parlato delle sue vacanze, una quindicina di giorni in Sudafrica a salire blocchi nelle Rockland per poi tornare in Italia e dedicarsi a una nuova via su una falesia all’eremo di Arco in provincia di Trento.

Immagini tratte dai video proiettati durante la serata

 

Non poteva mancare la Patagonia, ma questa volta vista dal punto di vista orizzontale, sulle strade percorse in hanbike da Lola Delnevo, l’alpinista bergamasca rimasta paralizzata nel 2015 in un incidente durante la salita su una cascata di ghiaccio, ma che ha reagito in maniera straordinaria ed è diventata “ragno” ad honorem nel 2018. A pedalare con lei lungo le strade della Patagonia c’era la lecchese Stefania Valsecchi “Steppo”.

E proprio alle cascate di ghiaccio era dedicato il filmato che ha visto Giacomo Mauri e Davide Bacci con Jean Daniel Peisson affrontare alcune salite nel parco naturale di Banff in Canada.
Un video, infine, ha raccontato la storia personale di Marco Vago.

Marco Vago

Carlo Aldè

 

 

A chiudere la serata un appello di Carlo Aldè per aiutare il progetto “Boki Mamiko” portato avanti da alcuni amici al lavoro da dieci anni con una “onlus” presso una missione in Madagascar per la scolarizzazione dei bambini.
D.C.
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