Lecco: il 19 una cerimonia in ricordo dell'ing. Antonio Badoni

La federazione di Lecco Istituto del Nastro Azzurro, la sezione locale dell’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia promuovono una cerimonia in ricordo dell’80° anniversario della tragica ed eroica scomparsa nel canale di Sicilia del sottotenente di vascello ingegner Antonio Badoni, medaglia d’argento al valor militare alla memoria.


Antonio Badoni, medaglia d'argento al valor militare alla memoria

Verrà celebrata una Messa nella Basilica di San Nicolò venerdì 19 maggio alle 9.30; seguirà una breve cerimonia commemorativa con la deposizione di un omaggio floreale presso il Monumento ai marinai, nel piazzale Antonio Stoppani e davanti alla punta che guarda il ramo lecchese del Lario, con la statua del patrono cittadino San Nicolò.
Antonio Badoni era nato a Lecco il 21 ottobre 1916; è ricordato da Arnaldo Ruggiero nel terzo volume di “Piccolo Mondo Antico Lecchese”, edito nel 1978 dalle Arti Grafiche Lecchesi, in cui si legge che "apparteneva alla quarta generazione della famiglia, partendo ovviamente da quel Giuseppe che fece parte del comitato insurrezionale di Lecco del 18 marzo 1848. Nato a Castello sopra Lecco il 21 ottobre 1916, dopo aver frequentato il quadriennio dell’Istituto Tecnico Parini, passò al liceo Manzoni, quindi al Politecnico di Milano, laureandosi in ingegneria il 15 giugno 1940”.


1956, salone del Consiglio Comunale di Lecco: l'Intitolazione dell'Istituto ad Antonio Badoni viene
ricordata dall'assessore Ireneo Coppetti; si nota al tavolo l'ing. Angelo Beretta

Antonio Badoni si era iscritto ai corsi di complemento dell’Accademia Navale di Livorno, divenendo aspirante guardiamarina. Assunse il servizio nella Marina il 20 giugno 1940, e il 10 agosto si imbarcava sulla nave San Giorgio inviata a Tobruk, sulla quale rimase sino al gennaio 1941. Occupata Tobruk dagli inglesi, Antonio Badoni, con altri marinai, riuscì ad allontanarsi con una navigazione di audacia che durò tre giorni e tre notti, approdando sulle coste della Calabria. Assegnato alla base di Taranto con il grado di sottotenente di vascello si imbarcò sulla torpediniera Cigno che il 16 aprile 1943, in navigazione nello stretto di Messina, fu attaccata da preponderanti forze nemiche britanniche. La torpediniera venne colpita da un siluro, inabissandosi in mare mentre Antonio Badoni, pur gravemente ferito, continuava a dirigere imperterrito il combattimento, rincuorando i suoi marinai.


Foto in sala: si notano sorelle Badoni e lo studente alfiere dell'istituto con la bandiera

Sempre Arnaldo Ruggiero scrive: “Finiva, così, eroicamente la nobile esistenza di Antonio Badoni, del tutto degno del suo proavo; è stato decorato di medaglia d’argento al valor militare e di due croci di guerra. Il 10 aprile 1943, sei giorni prima della scomparsa in mare, aveva scritto dal Cigno ai suoi congiunti l’ultima commovente lettera, “nel silenzio luminoso di una notte di luna”".


 Antonio Badoni ricordato nella lapide dei Caduti in guerra della Canottieri Lecco, presso la sede sociale di via Nullo

Le fotografie che pubblichiamo, scattate nel salone del Consiglio Comunale di Lecco, si riferiscono alla cerimonia in onore di Antonio Badoni quando a lui venne dedicato l’Istituto Tecnico per periti industriali, nel 1956. Si possono riconoscere l’oratore della manifestazione, ovvero l’assessore alla pubblica istruzione Ireneo Coppetti, e al tavolo l’ing. Angelo Beretta, nonchè le sorelle Badoni e uno studente con la bandiera della scuola.
A.B.
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