Olginate: la Biblioteca Civica 'intitolata' al prof.Bollani, insegnante e uomo di cultura

Una sala interna della Biblioteca in via Redaelli
Nei giorni scorsi è arrivata anche la necessaria conferma da parte della Prefettura di Lecco, quindi ora è davvero ufficiale: la Biblioteca Civica di Olginate sarà intitolata a Giancarlo Bollani, storico insegnante nelle scuole del territorio e grande appassionato di scienza scomparso il 21 febbraio 2000 all'età di 80 anni.
Descritto come un uomo gentile, umile e colto, con uno spirito di servizio tale da donare gratuitamente tempo e conoscenze alla collettività per contribuire alla sua crescita, è stato scelto come "nominativo" per la Biblioteca - aperta e inaugurata lo scorso settembre nell'ex Municipio di via Redaelli dopo i lavori di restauro e il "trasloco" da Villa Sirtori - dai cittadini stessi attraverso un sondaggio lanciato dall'Amministrazione Comunale, che in precedenza aveva raccolto una serie di proposte inserendo nella lista definitiva dei possibili candidati alcune figure note a livello nazionale come Piero Angela e altre personalità legate al territorio olginatese come Giovanni Barozzi, Francesco Riva (Cecchino Drughè), Aristea Lomi (Tea Corti) e Giuditta e Giuseppe Podestà.
A raccogliere il maggior numero di preferenze, però, è stato appunto il professor Bollani, che peraltro - ironia della sorte - era stato il "soggetto" di una mozione presentata nel 2017 dal consigliere di opposizione Andrea Secchi di "Olginate Si Cambia" proprio con la proposta di intitolargli la Biblioteca Civica, poi respinta dalla maggioranza già guidata dall'attuale sindaco Marco Passoni che aveva suggerito di legare piuttosto il suo nome all'Aula magna dell'Istituto Comprensivo in via Redaelli. Sei anni dopo si è tornati al punto di partenza, per volere dei cittadini che hanno partecipato al sondaggio.
Nato a Monza nel 1920, dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale ed essersi unito a un gruppo di partigiani, Giancarlo Bollani frequentò i corsi di ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni a Friburgo, per poi iniziare a insegnare nella sua città natale e ottenere diversi riconoscimenti; nel 1956 cominciò a lavorare alla Philips specializzandosi nell'ambito della sicurezza del personale e continuando ad esercitare la docenza nei corsi serali. Amante della natura e ricco di passioni come la fotografia, al raggiungimento della pensione iniziò a dedicarsi alla comunità di Olginate - dove nel frattempo si era trasferito - coinvolgendo sia i ragazzi, grazie alla collaborazione con le scuole, sia il gruppo della Terza Età attraverso varie associazioni di volontariato.
"Una vita trascorsa per gli altri e con gli altri", si legge nella biografia del professor Bollani allegata alla delibera di intitolazione della Biblioteca. "Uomo di fede sempre pronto a dare una mano e conforto a chi ne aveva bisogno, ma sempre un passo indietro per non fare ombra a nessuno, ha trasmesso i suoi interessi e il suo entusiasmo a tutti, grandi e piccini, senza mai abbandonare l'insegnamento perché secondo lui "la conoscenza rende liberi e consapevoli"".
Nel 1991 gli venne assegnato il "Premio della bontà" in ricordo di Massimiliano Valsecchi. Il 21 febbraio 2000, poi, l'improvvisa scomparsa, a seguito di un incidente causato da un pirata della strada. Il suo ricordo è ancora vivissimo in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Chi invece non ha avuto la fortuna o la possibilità di farlo, potrà avvicinarsi a lui grazie alla targa che sarà presto posizionata in Biblioteca, luogo che lui tanto amava. A breve, inoltre, potrebbe essere lanciato un altro sondaggio del tutto simile anche per la Sala conferenze al pianoterra dello stesso ex Municipio, così da renderla immediatamente riconoscibile a tutti i suoi fruitori e, soprattutto, perpetuare attraverso di essa la memoria di un'altra figura degna di nota.
B.P.
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