Lecco: porte aperte al CFP Consolida per 'Montessori in fiori'. Nuovo laboratorio

“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” cantava Fabrizio de Andrè nel 1967. Nonostante siano passa quasi sessant’anni c’è ancora chi crede nel profondo significato di questa frase, come i collaboratori del progetto “Montessori in fiore”, iniziativa che questo sabato pomeriggio ha movimentato la sede del corso agricolo del CFP Consolida di Lecco, centro di formazione professionale accreditato da Regione Lombardia per l’erogazione di corsi professionalizzanti di durata triennale e quadriennale, improntati a favorire l’accesso al mondo del lavoro.

Tre i "quartier generali" sul territorio lecchese: questo di Via Montessori è la sede del corso agricolo, in via Grande si trova il corso grafico e in via Zelioli si tiene invece il corso grafico per ragazzi con disabilità, incentrato a sviluppare la collaborazione tra studenti piuttosto che aprire le porte ad un possibile impiego.
La metodologia didattica che viene portata avanti dagli insegnanti del consorzio Consolida è orizzontale su tutti e tre i percorsi formativi, si è deciso infatti di formare i ragazzi non con il classico approccio frontale e con la distinzione precisa di tutte le materie previste dal curriculum regionale, bensì mischiando pratica e teoria, affiancando due docenti e proponendo ogni mattina uno stimolo diverso: dalla risoluzione di un problema, all’analisi di un fatto appena accaduto rientrante nel loro campo di interesse. I ragazzi quindi imparano tramite un’esperienza laboratoriale, fatta di lavoro e ricerca delle soluzioni a problemi reali e tangibili.
“L’apprendimento è sempre mediato dal fare” spiega Gabriele Marinoni, direttore del centro. “La sperimentazione dell’errore è vista come un’occasione di apprendimento. Sbagliare bene per imparare meglio”.

Tornando all'iniziativa odierna, “Montessori in fiori” si svolge da più di 10 anni: una giornata a “porte aperte” durante la quale si può ammirare il frutto del lavoro dei ragazzi che si occupano della parte agricola, che nella loro esperienza scolastica gestiscono la florovivaistica, la manutenzione del verde e l’orticoltura. Con quest'ultima attività, per esempio, collaborano con il ristorante Fiore che porta dunque in tavola quanto coltivato dagli alunni.

Durante il pomeriggio è stato anche "inaugurato" il progetto finanziato da Fondazione Cariplo, con capofila la Cooperativa Liberi Sogni, riguardante la creazione di un laboratorio scientifico per l’analisi del terreno. Si chiama Transizioni e Ivano Casati, il docente di riferimento, ci ha raccontato qual è l’obiettivo di questo nuovo spazio dedicato: “l’idea è quella di avere un laboratorio analisi anche per persone esterne, in modo che chiunque possa richiedere un’analisi del proprio terreno. Faremo un controllo molto semplice ma efficace in modo da aiutare chi, per un motivo o per l’altro, non riesce ad ottenere i risultati sperati con le sue piante. Chiaramente ci saranno i ragazzi che svolgeranno questo compito, in modo da sviluppare anche una parte didattica tramite l’utilizzo di microscopi ottici ed altri strumenti specifici”.

Durante il pomeriggio, poi, è stato promosso anche un altro progetto, “The factory” che ha come promotore principale Consolida che, tramite un finanziamento del Comune di Lecco, sta organizzando delle attività nei quartieri di Belledo, Germanedo e Caleotto. Con “Dona un fiore” le persone intervenute in via Montessori avevano la possibilità di acquistare un “fiore sospeso” che, nelle giornate del 24 e del 25 maggio, verrà poi consegnato a ben ottanta famiglie composte da persone sole o anziane.
Presente anche l'assessore al welfare Emanuele Manzoni che ha rimarcato l'attenzione del Comune di Lecco a queste iniziative, in cui si cerca di portare avanti delle attività che facciano incontrare persone che normalmente non avrebbero modo di conoscersi.
Già alle 15, solo un'ora dopo l'apertura dei cancelli, erano già trenta le persone che hanno acquistato un fiore sospeso.
Se è vero come si dice che "ognuno raccoglie quello che semina", abbiamo la speranza di vedere tre quartieri lecchesi "germogliare" presto di mille colori.
G.F.
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