'Cultura è Natura che parla': anche Sini e Redi all'incontro del 27 a Lecco
"Cultura è Natura che parla: la grande Bellezza dell’Adda". Si intitola così l'incontro che si terrà nella mattinata di sabato 27 maggio a Lecco nell'aula magna del Polo Territoriale del Politecnico di via Previati, che sarà anche l'atto conclusivo del processo partecipativo degli Stati Generali della Cultura avviato due anni fa dal Parco Adda Nord. La cultura al centro del dibattito, ma anche la bellezza del nostro territorio che si fondono in un unico significato perché un'area protetta non è un rigido "controllore" affinché vengano rispettati i vincoli naturalistici sui territori di competenza, ma anche e soprattutto un incubatore di idee, di iniziative, di cultura e quindi di bellezza.
"In questi mesi di incontri e iniziative ci siamo impegnati in prima persona per costruire una rete tra i diversi soggetti che operano nel nostro territorio: dalle Amministrazioni comunali passando per musei, le scuole con l'educazione ambientale, le biblioteche, le associazioni culturali rinforzando la collaborazione con l'Ecomuseo Adda di Leonardo e le Pro loco" sottolinea il consigliere delegato alla cultura e al marketing territoriale Ignazio Ravasi. "Abbiamo lavorato per costruire relazioni, per far conoscere il Parco e per dare valore a tutti gli eventi grandi e piccoli organizzati nei nostri Comuni. A Lecco il 27 maggio si chiude un capitolo ma se ne apre un altro perché il nostro impegno di scavare nel territorio, farlo fruttare e tessere la rete per promuoverlo non finisce qui".
Il clou della mattinata lecchese è senza dubbio la "chiacchierata" tra il filosofo Carlo Sini e il biologo Carlo Alberto Redi dal titolo "Non siamo dei buoni antenati: la situazione del Pianeta e il futuro della vita umana. Un dialogo". I due luminari, dalle posizioni a prima vista antitetiche, daranno vita a un brillante talk che catturerà l'attenzione dei presenti, incentrato su temi delicati e di estrema attualità, coniugati in un linguaggio alla portata di tutti.
L'evento sarà aperto alle 9.15 dal saluto delle autorità politiche e istituzionali. A fare gli onori di casa saranno la presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota e il Prorettore delegato del Polo Territoriale di Lecco Manuela Grecchi. Hanno già garantito la loro presenza l’assessore regionale Gianluca Comazzi, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hoffman, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e la "numero uno" di Mechrì - Laboratorio di Filosofia e Cultura - Florinda Cambria. Toccherà invece proprio a Ignazio Ravasi e a Simone Paleari, presidente di Agenzia InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile - che ha accompagnato il Parco nel corso del progetto - tirare le conclusioni di questo percorso che oggi volge alla sua definizione. Ma non alla sua conclusione.
CARLO SINI
Data di nascita: 06/12/1933
Carlo Sini si è formato all’Università degli Studi di Milano con Giovanni Emanuele Barié e con Enzo Paci. Con una tesi intitolata «La dialettica nella Fenomenologia dello spirito di Hegel», nel 1960 ha conseguito la Laurea in Filosofia sotto la guida di Paci, del quale è in seguito divenuto assistente. Dopo avere ottenuto la libera docenza (1966), dal 1969 al 1976 ha insegnato Filosofia della storia e poi anche Storia della filosofia presso l’Università degli Studi dell’Aquila degli Abruzzi. Nel 1976 è stato chiamato a ricoprire la cattedra di Filosofia teoretica nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Milano, dove ha anche svolto per un triennio la funzione di Preside di Facoltà. Nel novembre del 2006 è andato in pensione rinunciando ai tre anni di fuori ruolo. Il Dipartimento gli ha allora assegnato un incarico di insegnamento triennale di Filosofia teoretica per la Laurea magistrale. La sua attività didattica all’Università di Milano si è conclusa nel 2009.
Membro fondatore, con Giuseppina Chiara Moneta, del «Collegium Phaenomenologicum» di Perugia, in questa sede ha organizzato nel corso degli anni Settanta i «Colloqui di filosofia», in collaborazione con Gianni Vattimo e Valerio Verra. Ai «Colloqui» hanno partecipato, oltre alla scuola torinese e milanese di Vattimo e Sini, maestri italiani (come Massimo Cacciari, Alberto Caracciolo, Emanuele Severino, Vincenzo Vitiello) e stranieri (tra i quali Jacques Derrida, Hans Georg Gadamer, Werner Marx, Jacques Taminiaux). Nel corso di quegli incontri si delineò una svolta fondamentale, destinata a influenzare gli orientamenti della filosofia italiana nei decenni successivi. Proprio al lavoro svolto negli anni Settanta durante i «Colloqui» di Perugia si devono infatti la Nietzsche renaissance, il diffuso interesse per i problemi dell’ermeneutica heideggeriana e lo studio del pensiero di Peirce, che tanto hanno nutrito la riflessione filosofica in Italia negli ultimi venti anni del Novecento.
Sini ha fatto parte del Direttivo Nazionale della Società Filosofica Italiana e dell’Institut International de Philosophie di Parigi; è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e dell’Archivio Husserl di Lovanio. Insignito nel 1985, per il libro Immagini di verità, del Premio della Presidenza del Consiglio dello Stato italiano, ha ricevuto nel 2002 la Croce d’Onore di Prima Classe per la Scienza e l’Arte dallo Stato austriaco. Nel 2014 la Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano gli ha assegnato la medaglia d’oro per l’altissimo profilo della sua attività didattica e scientifica, con la quale ha dato lustro a Milano in Italia e nel mondo.
Ha tenuto corsi, seminari e conferenze negli Stati Uniti, in Canada, Argentina e in diversi paesi europei. Ha collaborato per oltre un decennio, e collabora tuttora saltuariamente, con lepagine culturali del «Corriere della sera», con vari settimanali e testate giornalistiche e in particolare con«l’Unità».
Occasionalmente ha partecipato e partecipa a programmi radiofonici e televisivi in Italia e in Svizzera.
Oltre a collaborare con numerose riviste italiane e straniere, ha fondato e diretto per molti anni la rivista «L’uomo, un segno». Cofondatore e direttore della rivista «Paradosso» (con Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Umberto Curi, Sergio Givone, Vincenzo Vitiello), è attualmente anche condirettore (con Rossella Fabbrichesi) di «Nóema», rivista online di filosofia presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Ha diretto e dirige tuttora varie collane di filosofia presso diverse case editrici (ESI, Spirali, Egea, Jaca Book, ETS, Mimesis).
È autore di un gran numero di saggi e articoli apparsi su svariate riviste e in volumi miscellanei; la bibliografia dei suoi libri più importanti conta attualmente oltre quaranta titoli, alcuni dei quali sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese, spagnolo, catalano e persiano. Una raccolta delle sue Opere, in sei volumi e undici tomi, è in corso di pubblicazione presso l’editoriale Jaca Book di Milano.
(tratto da www.archiviocarlosini.it)
CARLO ALBERTO REDI
Data di nascita: 27/3/1949
Prof. ord. di Zoologia nell'Università di Pavia. Professore ordinario di Zoologia, Università di Pavia. Alunno del Collegio Ghislieri (1968 – 1973). Socio nazionale della Accademia Nazionale dei Lincei. Socio onorario della Società genetica del Cile.
Managing editor dell’«European Journal Histochemistry». Membro dell’Editorial Board di «International J. Developmental Biology». Membro del Comitato Nazionale Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita (2007 – 2012). Membro della Commissione Dulbecco sulla utilizzazione delle cellule staminali (2000 – 2001). Direttore scientifico della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia (2006 – 2010). Presidente del Comitato di Etica della Fondazione Umberto Veronesi (2019 -…). Membro e past-President di: European Center for Law, Science and New Technologies http://www.unipv-lawtech.eu/ dell’Università degli Studi di Pavia.
È attualmente titolare dei corsi di Developmental Biology (Corso di Laurea Magistrale, in lingua inglese, di Molecular Biology and Genetics), di Zoologia (laurea triennale di Biologia). Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Bioingegneria e Bioinformatica medica (sede amministrativa Pavia).
Svolge lezioni e seminari anche presso Università straniere: Amburgo, Lubecca, Duesseldorf, Caracas, Buenos Aires e Santiago del Cile.
(tratto da www.lincei.it - sito ufficiale dell'Accademia Nazionale dei Lincei)
"In questi mesi di incontri e iniziative ci siamo impegnati in prima persona per costruire una rete tra i diversi soggetti che operano nel nostro territorio: dalle Amministrazioni comunali passando per musei, le scuole con l'educazione ambientale, le biblioteche, le associazioni culturali rinforzando la collaborazione con l'Ecomuseo Adda di Leonardo e le Pro loco" sottolinea il consigliere delegato alla cultura e al marketing territoriale Ignazio Ravasi. "Abbiamo lavorato per costruire relazioni, per far conoscere il Parco e per dare valore a tutti gli eventi grandi e piccoli organizzati nei nostri Comuni. A Lecco il 27 maggio si chiude un capitolo ma se ne apre un altro perché il nostro impegno di scavare nel territorio, farlo fruttare e tessere la rete per promuoverlo non finisce qui".
Il clou della mattinata lecchese è senza dubbio la "chiacchierata" tra il filosofo Carlo Sini e il biologo Carlo Alberto Redi dal titolo "Non siamo dei buoni antenati: la situazione del Pianeta e il futuro della vita umana. Un dialogo". I due luminari, dalle posizioni a prima vista antitetiche, daranno vita a un brillante talk che catturerà l'attenzione dei presenti, incentrato su temi delicati e di estrema attualità, coniugati in un linguaggio alla portata di tutti.
L'evento sarà aperto alle 9.15 dal saluto delle autorità politiche e istituzionali. A fare gli onori di casa saranno la presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota e il Prorettore delegato del Polo Territoriale di Lecco Manuela Grecchi. Hanno già garantito la loro presenza l’assessore regionale Gianluca Comazzi, la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hoffman, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e la "numero uno" di Mechrì - Laboratorio di Filosofia e Cultura - Florinda Cambria. Toccherà invece proprio a Ignazio Ravasi e a Simone Paleari, presidente di Agenzia InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile - che ha accompagnato il Parco nel corso del progetto - tirare le conclusioni di questo percorso che oggi volge alla sua definizione. Ma non alla sua conclusione.
"Gli Stati Generali della Cultura hanno dato un'occasione in più a noi amministratori del Parco Adda Nord di entrare a contatto con il territorio, nella fattispecie con i 35 Comuni che compongono l'ente, di approfondirne la conoscenza e di studiare, insieme, progetti nuovi per valorizzarlo" conclude Francesca Rota. "Un'esperienza importante, che non andrà sprecata, anzi occorrerà farla fruttare negli anni a venire affinché il Parco sia sempre di più una realtà in grado di accomunare le eccellenze di ciò che ci circonda. Chiudere questo processo partecipativo a Lecco e soprattutto in una delle realtà più prestigiose quale è il Politecnico che ha scelto la nostra città per consolidare la sua presenza con uno dei poli più attivi aiutandone la crescita è ancora più significativo. Qui dove la cultura, sotto forma di ricerca e sviluppo, è di casa".
CARLO SINI
Data di nascita: 06/12/1933
Carlo Sini si è formato all’Università degli Studi di Milano con Giovanni Emanuele Barié e con Enzo Paci. Con una tesi intitolata «La dialettica nella Fenomenologia dello spirito di Hegel», nel 1960 ha conseguito la Laurea in Filosofia sotto la guida di Paci, del quale è in seguito divenuto assistente. Dopo avere ottenuto la libera docenza (1966), dal 1969 al 1976 ha insegnato Filosofia della storia e poi anche Storia della filosofia presso l’Università degli Studi dell’Aquila degli Abruzzi. Nel 1976 è stato chiamato a ricoprire la cattedra di Filosofia teoretica nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Milano, dove ha anche svolto per un triennio la funzione di Preside di Facoltà. Nel novembre del 2006 è andato in pensione rinunciando ai tre anni di fuori ruolo. Il Dipartimento gli ha allora assegnato un incarico di insegnamento triennale di Filosofia teoretica per la Laurea magistrale. La sua attività didattica all’Università di Milano si è conclusa nel 2009.
Membro fondatore, con Giuseppina Chiara Moneta, del «Collegium Phaenomenologicum» di Perugia, in questa sede ha organizzato nel corso degli anni Settanta i «Colloqui di filosofia», in collaborazione con Gianni Vattimo e Valerio Verra. Ai «Colloqui» hanno partecipato, oltre alla scuola torinese e milanese di Vattimo e Sini, maestri italiani (come Massimo Cacciari, Alberto Caracciolo, Emanuele Severino, Vincenzo Vitiello) e stranieri (tra i quali Jacques Derrida, Hans Georg Gadamer, Werner Marx, Jacques Taminiaux). Nel corso di quegli incontri si delineò una svolta fondamentale, destinata a influenzare gli orientamenti della filosofia italiana nei decenni successivi. Proprio al lavoro svolto negli anni Settanta durante i «Colloqui» di Perugia si devono infatti la Nietzsche renaissance, il diffuso interesse per i problemi dell’ermeneutica heideggeriana e lo studio del pensiero di Peirce, che tanto hanno nutrito la riflessione filosofica in Italia negli ultimi venti anni del Novecento.
Sini ha fatto parte del Direttivo Nazionale della Società Filosofica Italiana e dell’Institut International de Philosophie di Parigi; è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e dell’Archivio Husserl di Lovanio. Insignito nel 1985, per il libro Immagini di verità, del Premio della Presidenza del Consiglio dello Stato italiano, ha ricevuto nel 2002 la Croce d’Onore di Prima Classe per la Scienza e l’Arte dallo Stato austriaco. Nel 2014 la Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano gli ha assegnato la medaglia d’oro per l’altissimo profilo della sua attività didattica e scientifica, con la quale ha dato lustro a Milano in Italia e nel mondo.
Ha tenuto corsi, seminari e conferenze negli Stati Uniti, in Canada, Argentina e in diversi paesi europei. Ha collaborato per oltre un decennio, e collabora tuttora saltuariamente, con lepagine culturali del «Corriere della sera», con vari settimanali e testate giornalistiche e in particolare con«l’Unità».
Occasionalmente ha partecipato e partecipa a programmi radiofonici e televisivi in Italia e in Svizzera.
Oltre a collaborare con numerose riviste italiane e straniere, ha fondato e diretto per molti anni la rivista «L’uomo, un segno». Cofondatore e direttore della rivista «Paradosso» (con Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Umberto Curi, Sergio Givone, Vincenzo Vitiello), è attualmente anche condirettore (con Rossella Fabbrichesi) di «Nóema», rivista online di filosofia presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Ha diretto e dirige tuttora varie collane di filosofia presso diverse case editrici (ESI, Spirali, Egea, Jaca Book, ETS, Mimesis).
È autore di un gran numero di saggi e articoli apparsi su svariate riviste e in volumi miscellanei; la bibliografia dei suoi libri più importanti conta attualmente oltre quaranta titoli, alcuni dei quali sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese, spagnolo, catalano e persiano. Una raccolta delle sue Opere, in sei volumi e undici tomi, è in corso di pubblicazione presso l’editoriale Jaca Book di Milano.
(tratto da www.archiviocarlosini.it)
CARLO ALBERTO REDI
Data di nascita: 27/3/1949
Prof. ord. di Zoologia nell'Università di Pavia. Professore ordinario di Zoologia, Università di Pavia. Alunno del Collegio Ghislieri (1968 – 1973). Socio nazionale della Accademia Nazionale dei Lincei. Socio onorario della Società genetica del Cile.
Managing editor dell’«European Journal Histochemistry». Membro dell’Editorial Board di «International J. Developmental Biology». Membro del Comitato Nazionale Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita (2007 – 2012). Membro della Commissione Dulbecco sulla utilizzazione delle cellule staminali (2000 – 2001). Direttore scientifico della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia (2006 – 2010). Presidente del Comitato di Etica della Fondazione Umberto Veronesi (2019 -…). Membro e past-President di: European Center for Law, Science and New Technologies http://www.unipv-lawtech.eu/ dell’Università degli Studi di Pavia.
È attualmente titolare dei corsi di Developmental Biology (Corso di Laurea Magistrale, in lingua inglese, di Molecular Biology and Genetics), di Zoologia (laurea triennale di Biologia). Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Bioingegneria e Bioinformatica medica (sede amministrativa Pavia).
Svolge lezioni e seminari anche presso Università straniere: Amburgo, Lubecca, Duesseldorf, Caracas, Buenos Aires e Santiago del Cile.
Dirige il gruppo di ricerca (Prof. Silvia Garagna e Prof. Maurizio Zuccotti, Università di Pavia) che ha partecipato alla clonazione del primo topo, cumulina (1998), con il Prof. Ryuzo Yanagimachi (Honolulu, Hawaii). Si occupa dello sviluppo di un citoplasto artificiale per la riprogrammazione genetica dei nuclei di cellule somatiche e di genomica funzionale studiando la regolazione dell’espressione genica nel corso delle prime fasi dello sviluppo embrionale. Con Manuela Monti (Centro di Medicina Rigenerativa della Fondazione IRCCS “Policlinico San Matteo”) svolge ricerche sulla neo-oogenesi: caratterizzazione e isolamento di cellule germinali staminali prelevate da ovari umani e murini.