Valmadrera: mensa biologica? Rusconi si impegna a chiedere il parere delle famiglie
“Ci impegniamo a coinvolgere le famiglie attraverso un sondaggio”. La Giunta guidata da Antonio Rusconi svilupperà un sondaggio da inviare alle famiglie in merito alla questione della mensa biologica. Tale tema è stato portato all’attenzione dell’assise da Federico Amaretti, ex consigliere di maggioranza, con una apposita mozione.
Federico Amaretti
“Questo documento è frutto di un lavoro di ricerca durato diversi mesi. Non voglio imporre il biologico a nessuno. Tuttavia, far sì che la nostra mensa diventi una mensa biologica mi sembra una cosa positiva. È una questione che riguarda sia la salute dei bambini sia la tutela dell’ambiente” ha esordito Amaretti prima di leggere il testo della mozione. Come noto, a dicembre 2022 è stata rinnovata la convenzione in atto tra Valmadrera, Civate e Malgrate per la gestione in forma associata del servizio di ristorazione scolastica. Tale delibera era propedeutica alla stesura del nuovo bando di gara, incarico affidato ai responsabili degli uffici dei tre comuni. Con la sua mozione, Amaretti ha chiesto che tale bando imponga al nuovo gestore di rispettare i criteri e requisiti delle mense scolastiche biologiche, elencati in un decreto del dicembre 2017. Terminata la lettura del documento, il dibattito si è sviluppato su due tematiche: l’approvvigionamento dei prodotti e, soprattutto, i costi. “Nel marzo 2020 sono stati introdotti i Criteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione collettiva, i quali fissano delle quote di prodotti biologici che devono essere utilizzati per legge. Il decreto del dicembre 2017 si limita a stabilire delle percentuali più alte per esempio per frutta, ortaggi, legumi, cereali” ha spiegato il consigliere Amaretti.
Raffaella Brioni
“Ricordo che già nel precedente bando era previsto un criterio di premialità per l’uso di prodotti BIO, DOP e IGP. L’attuale gestore ha inoltre dichiarato che rispettare i criteri previsti nel decreto delle mense biologiche potrebbe portare a delle difficoltà di approvvigionamento dei prodotti” ha risposto Raffaella Brioni. L’assessore all’istruzione ha poi posto l’attenzione sull’incremento dei costi, stimato in 0.50/0.60 centesimi a pasto. “Chi lo dovrebbe sostenere? Il comune o le famiglie?” ha chiesto agli altri consiglieri.“Penso che il comune potrebbe coprire almeno parte di queste spese. Si tratta di fare una scelta politica” ha risposto piccato Amaretti.
Tale posizione, però, non ha convinto non solo la maggioranza ma anche le altre minoranze. In primo luogo, Mauro dell’Oro, consigliere di Ascolto Valmadrera, ha preannunciato il proprio voto di astensione sulla mozione, sostenendo di non avere in mano tutti gli elementi necessari a prendere una decisione consapevole. Ha poi sottolineato la necessità di interpellare la commissione mensa, trovando il favore della Lega.
“Oltre alla commissione mensa penso sia giusto chiedere anche le famiglie. Noi siamo d’accordo sull’idea di formulare un sondaggio da inviare ai valmadreresi interessati. Spero che vi possiamo lavorare tutti insieme. Dobbiamo anche coinvolgere Malgrate e Civate. Noi crediamo sia giusto andare ancora di più verso il biologico” ha sottolineato Sara Frusca. Con l’impegno della maggioranza a coinvolgere le famiglie nel processo decisionale la discussione si è conclusa. La mozione di Amaretti è stata respinta con il voto contrario della maggioranza e l’astensione di Lega e Ascolto Valmadrera.
A.Bes.