Maggianico: dal 13 la mostra 'Alpi: trame e visioni' di Sara Invernizzi

L’associazione culturale Lumis Arte, in collaborazione con il Circolo Figini di Maggianico e NAHR (Nature, Art & Habitat Residency: ECO-Laboratorio di pratiche multidisciplinari), presenta la mostra "Alpi: trame e visioni", che va a mettere in luce la ricerca espressiva di Sara Invernizzi. L’apertura si terrà sabato 13 maggio, alle 18.00. In quest’occasione sarà possibile incontrare l’autrice e il curatore Daniele Re (Lumis Arte).


L’esposizione raccoglie alcune fotografie realizzate nei diversi ambienti della montagna, dai boschi ai prati, dalle Marmitte dei giganti alle grotte, accompagnate da testi e poesie scritte dalla stessa autrice. Le immagini presentano la materia di cui è composta la montagna (rocce, sabbia, acqua, neve, erba, foglie), ma sono anche l’occasione di dare forma a una sensibilità visiva e narrativa. Attraverso le sue fotografie Sara Invernizzi reinterpreta e illustra le storie fantastiche e le leggende nate per spiegare i fenomeni come il passaggio delle stagioni, quando questi erano incomprensibili all’essere umano.


Le fotografie sono per la maggior parte degli autoritratti, in cui il corpo entra in contatto con gli elementi naturali fino quasi a scomparire. Con le immagini dedicate alle storie della montagna, Invernizzi orienta la sua poetica verso l’intimità del rapporto tra l’essere umano e la natura, raccontando un contesto vivo che stimola l’immaginazione e al contempo avvolge il corpo di chi lo attraversa: immerso nella roccia, modellato nella sabbia, ammantato di foglie e bagnato dall’acqua.



I testi scritti dalla stessa Sara rielaborano e spiegano le trame originali o le vicende storiche legate ai luoghi fotografati, per trasmettere l’atmosfera lontana e distaccata di quei luoghi e la sua fusione corporea ed emotiva con la natura. Si vanno così a scoprire narrazioni e immagini dimenticate: le grotte che ospitano l’allocco, capace di vedere nel buio delle caverne; l’antico luogo di sepoltura di una giovane donna; i bucrani e i folletti nascosti nei prati; Frau Holle che annuncia l’inverno sotto l’agrifoglio; il vento freddo della Cativòra che prende il volo; le pietre che ruotano nelle Marmitte dei giganti. Storie lontane dal nostro tempo, rimaste nelle fiabe e nelle leggende, colte da uno sguardo semplice e chiaro capace di farle rivivere.



Sara Invernizzi è una museografa e ricercatrice che vive nelle Prealpi Orobiche. È ambasciatrice dell'associazione di residenze artistiche Nature, Art & Habitat Residency. Collabora con enti, musei e università in ricerche sulla cultura materiale e immateriale alpina. Studiosa ed esploratrice delle montagne lecchesi e bergamasche, di cui conosce la storia geologica, ambientale e antropologica, rivolge il suo impegno alla divulgazione delle tradizioni e della cultura materiale che caratterizzavano le comunità che abitavano la montagna, insieme alle loro attività manuali.



L’esposizione "Alpi: trame e visioni" è la quarta e ultima della rassegna intitolata "Fuori dal Tempo", che ha già presentato le mostre personali di Giandomenico Spreafico, Pietro Buttera ed Emilio Frisia nelle sale espositive del Circolo Figini. Il progetto si concluderà con una collettiva dei quattro autori, che verrà presentata presso l’Eremo del Monte Barro nel giugno 2023.



Lumis Arte prosegue dunque la sua attività curatoriale ed espositiva con la collaborazione del Circolo Figini. L'associazione è formata da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi artistici, dando attenzione al valore scientifico, divulgativo e didattico senza dimenticare il coinvolgimento emotivo di cui l’espressione artistica è capace. Lumis Arte nasce per trovare soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e fotografi che rischierebbero di essere dimenticati.
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