Calolzio: 'Spazio Condiviso' in gita al sacrario di Marzabotto e alla Casa museo Cervi

Bella partecipazione per la prima gita sociale del circolo Arci Spazio Condiviso di Calolzio. Domenica mattina quaranta soci del sodalizio si sono dati appuntamento nella ex piazza del mercato della cittadina per salire su un autobus di Linee Lecco che in poche ore li avrebbe portati in Emilia-Romagna.





A pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile, la scelta della meta per la prima attività di questo tipo del circolo è caduta su due luoghi fondamentali per la Resistenza italiana: il sacrario di Marzabotto (Bo) e la Casa museo Cervi a Gattatico (Re).
Prima tappa, il piccolo Comune a pochi chilometri da Bologna. Il sacrario di Marzabotto, collocato al di sotto della chiesa parrocchiale, è uno dei più grandi d’Europa proprio per ricordare una delle più sanguinose stragi nazi-fasciste che ha portato alla barbara uccisione di quasi mille persone tra il 29 settembre e i primi giorni di ottobre del 1943.




A ricordare questi tragici fatti al gruppo lecchese un testimone d’eccezione: il signor Ferruccio Laffi di 95 anni, sopravvissuto alla strage, che ha ripercorso i fatti dall’avanzata dei soldati tedeschi alla fuga degli uomini, fino alla sconvolgente scoperta dell'assassinio di donne, bambini e anziani. Intere famiglie sono state cancellate dalla furia nazista, e oggi i resti delle 778 vittime civili riposano all’interno del monumento insieme a quelli di 404 militari della prima e della seconda guerra mondiale.





Per la pausa è stato scelto un luogo altrettanto simbolico: il parco di Monte Sole, un punto di partenza privilegiato per visitare i luoghi dell’eccidio ma anche per una sosta con vista sui colli bolognesi. Dopo il pranzo al sacco il gruppo è ripartito alla volta di Gattatico dove una visita guidata della Casa museo della famiglia Cervi ha ripercorso quest’altro episodio della Resistenza.





Attraverso video, documenti e reperti, le guide hanno spiegato come questa grande famiglia di agricoltori si sia avvicinata alla causa antifascista per poi incarnarla e promuoverla al punto da dar vita alle prime formazioni partigiane della zona. Un impegno punito dai fascisti con l’arresto di tutti i sette fratelli Cervi e del padre Alcide e l’incendio della grande cascina, e culminato con la fucilazione sommaria dei sette il 28 dicembre 1943.






Molto soddisfatto di questa prima esperienza Corrado Conti, coordinatore dell’iniziativa: “Il circolo sente i valori della Resistenza come propri, quindi la scelta di questa meta, anche per la fattibilità in giornata, è stata quasi spontanea. Sarebbe bello proporre altri momenti di questo tipo che arricchiscono le nostre proposte, anche su indicazione dei soci”.
Intanto continua l’impegno per la memoria e la promozione dei valori antifascisti di Spazio Condiviso: prossimo appuntamento martedì 25 luglio al circolo per la pastasciutta antifascista, proprio in ricordo di quella che offrì nello stesso giorno del 1943 la famiglia Cervi per festeggiare la caduta del regime. Dopo il tradizionale piatto, il musicista Matteo Finizio presenterà il suo nuovo album.
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