Lecco: approvato il nuovo regolamento di Polizia urbana, la sfida ora sarà applicarlo

Simona Piazza
Dopo 98 anni dall’entrata in vigore del precedente regolamento di Polizia urbana, lunedì sera il consiglio comunale lecchese ha approvato all’unanimità il nuovo documento che costituisce una radicale riforma di quello del 1925. A presentare il provvedimento la vicesindaco Simona Piazza, che ha spiegato quali sono stati gli obiettivi che ne hanno guidato la stesura - disciplinare comportamenti e attività che influiscono sulla vita della comunità per salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, la fruibilità dei beni comuni, la qualità della vita e dell’ambiente - e il metodo utilizzato, che ha visto la collaborazione della commissione, della giunta, degli uffici interessati, della comandante della Polizia locale Monica Porta e delle varie realtà economiche e sociali del territorio interessate.
Il nuovo regolamento sarà valido su tutte le aree della città che hanno un uso pubblico e recepisce importanti novità legislative in tema di sicurezza urbana. A questo aspetto è dedicato un intero capitolo del documento che serve a garantire il rispetto del divieto per chiunque di causare pericolo per le persone, ma anche molestie e disturbo. Un altro capitolo, il terzo, norma comportamenti contrari all’igiene e al quieto vivere. È qui che viene recepito il Daspo urbano che sarà applicabile dagli agenti di Polizia locale in caso di ubriachezza molesta, atti contrari alla pubblica degenza, commercio senza autorizzazione, posteggiatori abusivi e tutti i casi di condotta molesta che impediscono l’accesso e la fruizione dei luoghi pubblici. La misura si concretizza nell’allontanamento del soggetto in questione e in una sanzione di 100 euro. Il provvedimento sarà poi inoltrato al questore che potrà confermare il divieto di accesso nella zona interessata per due anni. Qui è previsto anche il divieto di alloggio e dimora su veicoli e in strutture precarie, che prevede l’allontanamento delle persone in situazione di marginalità in azione congiunta con i servizi sociali. I capitoli seguenti disciplinano la tranquillità e le sanzioni per le violazioni del regolamento che andranno da 50 ai 160 euro con la possibilità di comminare sanzioni accessorie e di richiedere il rimborso delle spese in caso di danni ai beni comuni.

Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha sottolineato come quello del Daspo urbano rappresenti un aspetto molto delicato: “Sarà necessario usare un parametro che non faccia discriminazione e applicare la regola ‘chi sbaglia, paga’. Bisogna sapere usare il buon senso perché se andiamo a rinnovare un regolamento poi va applicato senza deroghe e già le segnalazioni non mancano. Un compito ingrato in capo al corpo di Polizia locale”.
Un tema sottolineato anche da Luca Visconti (Fattore Lecco): “Si tratta di un provvedimento che interessa la quotidianità di tutti i cittadini e serve a migliorare la convivenza civile e la sicurezza urbana. Una parte importante sarà rappresentata dalla sua attuazione e del rispetto delle disposizioni contenute. L’amministrazione deve dimostrare la capacità di educare la cittadinanza e di garantire alla Polizia locale le risorse necessarie”.
A tal proposito Stefano Parolari (Lega) si è chiesto “con quali forze andiamo ad applicare questo nuovo regolamento. La maggior parte delle violazioni più palesi avvengono il sabato e la domenica quando abbiamo quattro vigili attivi per turno. Io credo nei principi che contiene ma ha valenza solo se abbiamo i mezzi e il buon senso di applicarli”.
Pietro Regazzoni ha espresso la soddisfazione del Partito democratico “per un regolamento condiviso e che da alla Polizia locale gli strumenti per affrontare i protei che ci sono in città e dare una risposta a cittadini, turisti, commercianti”.
M.V.
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