Marcia della Pace: 'costruiamo assieme un mondo più umano'

La Marcia della Pace è... in marcia. Poco prima delle 15.30 un lungo serpentone arcobaleno si è mosso da Olginate in direzione Lecco. Costeggerà il lago, passando per Garlate e Pescate, per poi entrare in città "abbracciando" Ponte Azzone Visconti e ricompattarsi infine in piazza Cermenati, dove, attorno alle 17.30 sono previsti i discorsi conclusivi (seguirà l'articolo completo).

In testa lo striscione della Tavola Lecchese per la Pace, istituita - come ricordato alla partenza dall'assessore ai servizi sociali del comune di Lecco Emanuele Manzoni - per dare concretezza, dopo l'analoga iniziativa organizzata lo scorso anno a poche settimane dallo scoppio della guerra in Ucraina, alla volontà di lavorare, per l'appunto, per la pace in maniera costante, mese dopo mese, dando continuità all'azione come fatto in questi mesi, promuovendo una serie di incontri, l'ultimo dei quali proprio giovedì sera a Valmadrera con la partecipazione di Gianni Borsa, chiamato a tratteggiare l'Europa, unita, che si vorrebbe, nel ricordo di David Sassoli.
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A seguire, una rappresentanza di sindaci (o loro delegati) in fascia tricolore nonché esponenti delle diverse realtà che sostengono l'iniziativa e semplici cittadini, tanti dei quali con la bandiera arcobaleno, per affermare plasticamente, il bisogno di pace, in solidarietà a tutti quei popoli che "stanno sopravvivendo alla guerra" come detto al microfono prima di mettersi in marcia.

 "Oggi è fondamentale scegliere da che parte stare e condividere a gran voce la nostra scelta" è stato affermato, dando lettura del "manifesto" redatto in vista della Marcia della Pace "nazionale", la classica Perugia-Assisi in programma per il 21 maggio. Chiaro l'invito: “trasformiamo il futuro, costruiamo assieme un mondo più umano”.

In serata l'articolo completo all'arrivo a Lecco
A.M.
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