Moriva, quarant’anni fa, il senatore Tommaso Morlino

Quarant’anni or sono, nel pomeriggio del 6 maggio 1983, verso le ore 16, decedeva improvvisamente a Roma, presso palazzo Giustiniani, il presidente del Senato della Repubblica, Tommaso Morlino. Era stato eletto a palazzo Madama per quattro volte nel collegio di Lecco, nelle elezioni del 1968, 1972, 1976 e 1979. In quei giorni di maggio 1983 aveva ricevuto dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini, l’incarico esplorativo per individuare una possibile via di costituzione di un nuovo governo. Una serie frenetica di incontri politici al massimo livello, con i leader dei vari partiti, aveva ulteriormente affaticato Morlino.
Era stato eletto alla presidenza del Senato della Repubblica il 9 dicembre 1982; era stato in precedenza sottosegretario nel governo Rumor e ministro nei governi Moro, Andreotti, Cossiga. L’ultima sua visita a Lecco risale a qualche giorno prima dell’improvvisa scomparsa, quando partecipò ad Oggiono ad un incontro di premiazione degli arbitri di calcio. Nella mattinata del 6 maggio 1983 aveva chiamato telefonicamente a Lecco Antonio Beretta, suo stretto collaboratore, chiedendo eventuali novità ed accennando a nodi “romani” difficili da superare.

Inaugurazione della passerella belvedere del vecchio nucleo di Varenna, nella primavera 1983

L’ultima partecipazione di Tommaso Morlino ad una cerimonia importante pubblica è stata quella di qualche settimana prima della sua improvvisa scomparsa, quando inaugurò a Varenna la passeggiata belvedere della Riva Grande, che tanto ha contribuito ad una ulteriore valorizzazione turistica di tutta la sponda lariana lecchese.
Morlino era profondamente legato ad Aldo Moro ed anche ad Ezio Vanoni, zio della consorte signora Luisa Saraceno. Lasciava anche i giovanissimi figli Giovanni e Silvia. Aveva un legame politico e partitico privilegiato con la sezione D.C. di Maggianico, dove era presente il suo principale collaboratore cav. Antonio Beretta, assessore al Comune di Lecco. La sezione D.C. di Maggianico ha tenuto per anni dei convegni di esame politico e di riflessione sulla situazione nazionale con l’intervento di Morlino, come può ricordare l’allora giovane Alberto Cattaneo, assessore nella Giunta del sindaco Giulio Boscagli e genitore dell’attuale assessore della Giunta Gattinoni, Giovanni.

Cerimonia inaugurale a Merate nel 1980

La sezione D.C. di Maggianico ebbe il privilegio di una particolare rappresentanza ai funerali di Stato celebrati in Roma, ripresi in diretta dalla RAI TV. La delegazione era formata dall’assessore Antonio Beretta, dal segretario di sezione Giovanni Frigerio, e dal giovane Maurilio Viganò. La Messa funebre vide fra i concelebranti il vescovo mons. Enrico Assi, che era stato per anni prevosto a Lecco prima di essere nominato titolare della diocesi di Cremona.

Assemblea dell'Unione Commercianti lecchesi

Nei 15 anni di attività nel lecchese Morlino aveva ripetutamente visitato il territorio del suo collegio. Fedelissimo di Aldo Moro, aveva vissuto in prima fila il dramma del sequestro, della prigionia e dell’assassinio del leader democristiano nel 1976.
Nilde Iotti, presidente della Camera, commemorando Morlino nella seduta del 18 maggio 1983 a Montecitorio disse “Ha assolto il suo ultimo impegno cui era stato chiamato dal capo dello Stato: esaminare se potessero sussistere le condizioni per riannodare il dialogo fra le forze politiche capaci di delineare una maggioranza di governo: impegno svolto con dedizione affrontata con forte tensione, anche fisica, di cui soltanto oggi abbiamo amara consapevolezza”.

Incontro-dibattito nel 1982 al Teatro della Società con l'intervento di Aldo Moro

Nel primo anniversario della sua improvvisa scomparsa Morlino venne ricordato con apposito incontro presso villa Monastero di Varenna. Oratore ufficiale della commemorazione è stato Francesco Cossiga, che sarà poi eletto alla presidenza della Repubblica. Nel 15° della scomparsa un gruppo di amici, guidato da Antonio Beretta, aveva presentato richiesta ufficiale presso il Comune di Lecco di dedicare una via della città alla memoria del parlamentare eletto nel collegio di Lecco, più volte ministro nel governo della Repubblica e poi presidente del Senato. La proposta, però, non ebbe seguito.
A.B.
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