PAROLE CHE PARLANO/123

Calpestare

Vietato calpestare le aiuole. Questa è una conosciuta proibizione, insieme a molte altre simili, che non vuole limitare le nostre libertà, ma che ci invita ad apprezzare e curare il bello. Ci informano i latini che calce pistare, cioè letteralmente "pestare col tallone", quindi più che il semplice camminare, può diventare una manifestazione di disprezzo, di oltraggio, di noncuranza, di indifferenza. Effettivamente, molto spesso usiamo questo verbo in modo figurato: con lo stesso disprezzo con cui entriamo in un'aiuola fiorita, possiamo calpestare i diritti, le libertà, le tradizioni, i sentimenti. Troviamo nella nostra lingua, con la medesima etimologia, anche i verbi calcare e conculcare, tutti derivati da calx, calcis, calcagno. Ho lasciato per ultima un'altra parola, sorella delle precedenti: inculcare. Ricordo un dirigente che, durante la presentazione di un mio libro in una scuola, con un intervento maldestro, parlò della necessità di inculcare nelle giovani menti valori e nobili ideali. Non c'è nulla di male ad aspirare a tanto, ma quell'inculcare suggerisce il premere dentro (con il solito calcagno...), infilando, introducendo e persuadendo con forza, senza coinvolgimento e convinzione da parte dei giovani discenti.



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Rubrica a cura di Dino Ticli
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