Calolzio: 56enne appassionato di calcio muore intossicato da un fiore velenoso

Stefano Bonacina
"Ragazzi purtroppo se n'è andato uno di noi. Stefano Bonacina ci ha lasciato oggi, non ci sono parole per descrivere il vuoto che tutti noi proviamo dopo tanti anni passati insieme a giocare, ridere e scherzare. Siamo vicini alla famiglia e per chi avesse la possibilità venerdì alle 15:30 ci sono i funerali a Calolzio". Il calcio era la sua passione e non stupisce dunque che già ieri, avuta notizia della drammatica scomparsa, siano stati gli amici della #SOCCERLEAGUEIMBERSAGO34, quelli che settimanalmente frequentava al centro sportivo Amico Charlie, i primissimi a tributargli un omaggio social. Stefano Bonacina aveva solo 56 anni. A strapparlo prematuramente alla vita, dopo un veloce quanto straziante agonia, una probabile intossicazione, dopo aver ingerito, da esperto, un fiore altamente tossico, confuso, si ritiene con una varietà invece edibile. Inutili le cure tentate all'ospedale di Merate, dove ora è allestita la camera ardente. Lascia la moglie Adriana ed i figli Davide e Letizia, oltre ovviamente agli amici di sempre, con cui condivideva la passione per il pallone, da giocatore e da mister. A cominciare dall'ACD Calolzio dove allenava e dalla Polisportiva Foppenico per cui era stato tesserato in passato. "Con noi ha trascorso una parte del suo percorso calcistico per due stagioni, con il gruppo 2008 prima e quello 2009 dopo. Ci stringiamo anche noi nel grosso abbraccio che tanti stanno dando ai suoi cari e ci uniamo nel ricordarlo con estremo piacere. Ciao Stefano è stato un piacere conoscerti e lo sarà altrettanto ricordarti, seppur con un bel po' di malinconia".
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