In ricordo dell'Amico Giornalista Umberto Filacchione

Umberto Filacchione, al lavoro in tribunale
Caro Umberto,
ci mancherai, quando, terminata un'udienza, salutati i Colleghi, l'assistito, i Magistrati ed i Cancellieri, non ti troveremo più in fondo all'aula a dispensare buonumore, distribuire notizie ed accoglierci come amico, prima ancora che quale esercente l'alta funzione di Giornalista: quella di chi, quotidianamente, fa i conti con la verità, propria prima ancora che altrui, elevata a sistema di vita di gente specchiata e nobile d'animo come te, allontanatoti da questa terra senza nulla portarti appresso, tanto grande era il tuo disprezzo per la vile pecunia, la quale non avendoti affascinato quand'eri tra noi, non ti ha mai reso schiavo lasciandoti libero di esprimerti, leale nel parlare, onesto fino al midollo, severo coi furbi, malevolo coi saccenti, terribilmente nemico degli ipocriti.
Ci mancherà la tua risata aperta e schietta, il tuo inconfondibile timbro di voce che tuonava tra i corridoi del Palazzo di Giustizia, là ove la Cronaca Giudiziaria era il tuo pane quotidiano, l'amicizia e la solidarietà dei Colleghi non ti è mai venuta meno, così come la battuta facile, l'eloquio spedito, il pensiero fulmineo e l' arguzia inesauribile.
Mancherai a tutte le categorie di persone con le quali, per via del tuo serio impegno lavorativo, sei venuto a contatto: i Magistrati, gli Avvocati, i Cancellieri, i Lavoratori, le Rappresentanze Sindacali, i Politici, gli Amministratori locali e chi più ne ha più ne metta.
Ti sei espresso in molteplici ambienti al cui interno hai sempre dato il massimo, con la bonomia, il garbo e, talora, le staffilettate tipiche di chi non è solito mandarle a dire tanta era la sincerità che traspariva dal tuo animo e pervadeva il tuo esemplare modo di essere.
Calolziocorte non sarà più la stessa senza di te ed anche Lecco e circondario, ove il tuo nome era rinomato e conosciuto come quello di un Professionista intero, con la schiena ben diritta, la volontà e la dignità incoercibili, la rettitudine morale nota ai più , la modalità semplice ed alla mano con la quale ti rapportavi agli altri, i quali hanno sempre visto in te uno stimato Gentiluomo, un onesto Lavoratore, uno specchiato Amministratore Comunale, un integerrimo Uomo d'altri tempi, che della preparazione, della galanteria, dell'umanità e della strepitosa generosità aveva fatto la sua bandiera, che tuttora sventola leggera facendoti apparie per quello che sei sempre stato ritenuto da tutti: una Persona stupenda, prima ancora che un grande Giornalista.
A presto, Amico caro, ricordati di noi là ove splende la luce perenne ed abbi fiducia che nessuno, quaggiù, potrà mai più dimenticarti, avendo tu aperto un solco nel quale solo i puri di cuore come te saranno in grado di proseguire, perseverando nel fondamentale compito di informare i cittadini restando profondamente liberi nell'animo e tersi come un cristallo.
Ad maiora. Semper.
Sonia Bova
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