Calolzio: si è spento Umberto Filacchione, per 50 anni firma del giornalismo locale

Una vita per il giornalismo. Si è spento nelle scorse ore Umberto Filacchione, calolziese classe 1945 che aveva dedicato un'intera esistenza alla cronaca locale, in particolare alla nera e alla giudiziaria. Innumerevoli le sue corrispondenze dal Tribunale di Lecco dove aveva seguito i processi penali più significativi, scrivendo dapprima per il Giorno e poi per La Provincia.


Umberto Filacchione

Si può dire che non ci fosse un volto, un episodio o una curiosità del Palazzo di giustizia che Filacchione non conoscesse. Unico era il suo modo di approcciarsi alle persone, con la battuta sempre pronta: non ribattergli, scherzosamente, era impossibile.
La passione per il suo lavoro era fortissima e la si percepiva quando snocciolava, con una memoria di ferro, ogni dettaglio degli episodi di cronaca di cui si era occupato e delle persone che nei decenni, con il taccuino alla mano, aveva intervistato, non solo per le due testate sopra citate ma anche per altre realtà editoriali del territorio. Filacchione aveva infatti collaborato anche con i quotidiani L’Eco di Bergamo e L’Ordine di Como e con il settimanale Il Giornale di Lecco. Negli anni 1975-1977 era stato direttore responsabile del settimanale Lecco domani.


Un'altra bella immagine del calolziese

Da Colico alla Brianza, passando per il capoluogo: non c'era zona della nostra provincia che Umberto non avesse esplorato nei suoi oltre cinquant'anni di attività. Non a caso nel 2021 era stato premiato dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia per il traguardo del mezzo secolo di iscrizione nell'albo dei pubblicisti. Eppure non amava definirsi giornalista, piuttosto cronista, perchè sopra a tutto metteva la notizia, la storia da raccontare ai lettori. Preziosi gli insegnamenti dati ai giovani che si sono approcciati negli ultimi decenni a questo lavoro e che sicuramente gli devono molto.


Con il suo inseparabile taccuino

Ma la sua intensa esistenza non si era limitata al giornalismo: Filacchione annoverava anche una parentesi politica, quale assessore all'urbanistica nella sua Calolzio. Un'esperienza che denota ancora una volta la volontà di esserci, partecipando in prima persona a scrivere la storia del suo territorio.


Il cronista in un paio di scatti risalenti ad anni passati



Proprio nella città della Val San Martino, nel 2015 aveva moderato una conferenza sulla legalità alla presenza del procuratore aggiunto di Milano, Alberto Nobili; una serata durante la quale l'ospite - rispondendo proprio alle domande di Filacchione - aveva ripercorso la storia, i nomi, le stragi, i traffici, le ambizioni e lo stato attuale della presenza mafiosa in Lombardia, e in particolare dell'ndrangheta. Un altro fenomeno che il giornalista calolziese conosceva bene, avendo seguito l'inchiesta Wall Street (sfociata nell'arresto del clan di Franco Coco Trovato), nei primi anni '90.


Con Alberto Nobili alla conferenza sulla legalità del 2015

L'ultima cena risalente al 2019 con Umberto (a destra) e Sergio (al centro)

Filacchione si è spento questa mattina al termine di un lungo periodo segnato dalla malattia. Lascia la moglie Giuliana, il figlio (e nostro collega) Matteo, il fratello Adelio; a loro va la vicinanza di tutta la redazione del nostro network, nel ricordo dei piacevoli momenti trascorsi in occasione delle cene sociali di fine anno, al quale Umberto partecipava sempre volentieri insieme al compianto amico giornalista Sergio Perego.
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