Lecco: la 'Prima Vera Festa di Rancio' anima il rione con mercatini e attività
Il piccolo, piccolissimo mercatino dell'usato nel giardinetto del bar Sole a sbalzo sul Gerenzone e dove trovi la maglietta "Resegonia" che chissà chi se l'è inventata scimmiottando un celebre marchio. E poi il mercatino che è giù un mercatone ed è quello di Tino e Peppo dell'Operazione Mato Grosso. E il Gerenzone, ancora, a tenere banco all'Otolab di Rancio.
La "Prima Vera Festa di Rancio" diventata anche "un poco più in là" per via degli sconfinamenti ormai consolidati nel tempo, anima questo fine settimana nei quartieri dell'alto corso del Gerenzone, il fiume storico dell'industrializzazione lecchese diventato ormai un mito e anche oggetto del desiderio pensando alla sua riqualificazione e a un futuro addirittura turistica con progetti elaborati addirittura in America.
Il tocco poetico è invece dato dalle fotografie di Oscar Melgrati: particolari dei rioni dell'alto corso del torrente dalla suggestiva coloritura ramata a richiamare l'anima della metallurgia e, tutto sommato, il colore dell'acqua del Gerenzone fino a qualche decennio fa quando le officine lungo il suo tracciato funzionavano a pieno regime.
E nel pomeriggio di ieri, l'Officina Gerenzone ha proposto un trekking lungo il corso del torrente partito da via Campovai a Laorca per concludersi al circolo Pio X di Rancio con l'esibizione della banda musicale "Brivio". Nel tardo pomeriggio, alla libreria "Parole nel tempo" di San Giovanni, invece, Franco Minonzio ha parlato di bachi da seta, uomini di ingegno e Antonio Ghislanzoni.
Domani, domenica 30, si continua. Tra le altre cose, in mattinata è in programma la visita guidata alla chiesa di San Carlo in Castione e alla parrocchiale di San Giovanni a cura della Filarmonica "Giuseppe Verdi" con accompagnatori Francesco d'Alessio e Umberto Calvi del Fai.
D.C.