Premana: al via le iniziative per ricordare il poeta, scrittore, saggista Carlo Del Teglio

È iniziata nel migliore dei modi l'iniziativa del Coro Nives per richiamare alla memoria e riportare in auge la figura del poeta premanese Carlo Del Teglio, con il primo dei cinque appuntamenti previsti nell'arco del 2023 che è andato in scena ieri sera a Premana, presso la chiesa dell'Immacolata. In tanti hanno parte alla serata che, come le altre date, è stata organizzata grazie alla collaborazione con l'Associazione Musiculturale ImmaginArti e con il contributo del Bando Arti dal Vivo della Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Gianfranco Scotti, Giuseppe Leone, Roberto Zambonini

Carlo Del Teglio è stato un poeta, scrittore, saggista e giornalista. Ha pubblicato, tra gli altri, con editori come Cappelli, Guanda e Mondadori, ottenendo recensioni di poeti e scrittori importanti come Giovanni Titta Rosa, Luciano Erba, Vittorio Sereni, Giuseppe Pontiggia, Alberico Sala, Luigi Santucci, Maria Luisa Spaziani e tanti altri. Ieri sera, dopo l'apertura da parte del Coro Nives, diretto dal maestro Francesco Bussani, che si è esibito in Aria d'aprile, ha preso la parola Gianfranco Scotti, cui è stato affidato il compito di interpretare diverse poesie e prose di Del Teglio. Per primo, ha recitato uno stralcio da Le profonde radici: "Se dovessi definirmi oggi, a quarant'anni passati, direi ancora che sono un frammento, un elemento del mio paese nativo [...], un'entità naturale che la cultura acquisita non ha potuto modificare".

 

 

Daniela De Francesco e Caterina Baruffaldi


È stato Giuseppe Leone, biografo "ufficiale" di Del Teglio e narratore d'eccezione insieme a Roberto Zambonini (giornalista e critico musicale, che con il premanese ha lavorato per diversi anni), a intervenire per discutere il disagio esistenziale che ha iniziato ad affliggere il poeta fin dai primi anni della sua vita e che si è acuito con il trasferimento a Lecco, per motivi di lavoro. "Il contrasto con la città nasceva proprio dalle sue origini rurali, rupestri, che mai dimenticherà. Del Teglio sente perennemente le sue radici recise. Lassù in montagna, nella sua Premana, vi tornerà spesso, soprattutto con il suo canto poetico. Per lui la montagna rappresenta il porto sicuro in cui spera di poter un giorno fare ritorno, oltre che una sede eterna di bellezza e di armonia" ha proseguito Leone. Questi sentimenti emergono dalle sue poesie Miraggio e Chi sono che cosa. Un altro punto saliente dell'opera di Del Teglio è il forte legame tra la componente letteraria e quella musicale, con un continuo incontro e scambio tra le due arti, per natura 'sorelle'. "Alla musica dedicherà articoli e saggi e numerose collaborazioni con i tanti amici musicisti: tra tutti, lo storico maestro del Coro Nives, Francesco Sacchi, con il quale Del Teglio ha composto sei brani che sono entrati nel repertorio del coro premanese" ha proseguito Roberto Zambonini, aggiungendo che "grazie alla collaborazione con Sacchi, Carlo Del Teglio ha realizzato anche sei liriche per voci di soprano e pianoforte. Parliamo di Sulle rive del tempo, Sera sul lago, Controcanto, Schizzo, Vieux bateau e Un manto di velluto". La stessa struttura della serata di ieri ha cercato di "ricalcare" questo rapporto privilegiato e profondo tra musica e poesia e tra musica e prosa, in un viaggio tra la vita e le opere del poeta che ha visto il continuo alternarsi tra le esecuzioni corali del Nives, le esibizioni liriche eseguite magistralmente dal soprano Daniela De Francesco, accompagnata da Caterina Baruffaldi al pianoforte, e le letture tanto dei versi quanto della prosa di Del Teglio da parte del già menzionato Gianfranco Scotti.

 Gianfranco Scotti

Giuseppe Leone

Roberto Zambonini

 

"Il rapporto tra poesia e musica si annida infine nei suoi stessi versi, con citazioni di musicisti e strumenti, oltre che di suoni e rumori della natura" ha continuato Zambonini, che, citando le parole di Del Teglio, ha sottolineato che "la poesia è musica perché vive di accordi, pause, accenti, ritmo. La parola come musica fonda la poesia". Una musicalità che si intravede, ad esempio, in Aria d'aprile, una prima assoluta eseguita per due volte dal Nives nel corso della serata, e in L'attesa. Giuseppe Leone ha in seguito ripreso la parola per mettere in luce un altro aspetto dell'opera di Del Teglio, cioè quella concezione celtica della realtà, che spiega la sua visione malinconica della vita. Questi sentimenti vengono interamente trasferiti nel modo in cui vive un particolare momento dell'anno, la stagione autunnale, che si carica di una "squisita dolenza", definita da Leone come "una sorta di instabilità emotiva". Anche il tema della morte non è estraneo alla poesia di Del Teglio, il quale esprime "il desiderio di affondare nel mare", dunque paradossalmente lontano dalla sua amata e più volte compianta montagna. "Il poeta vuole che i suoi monti restino intatti, incontaminati, attraversati soltanto dal presagio della fine, mentre la morte si consumerà effettivamente altrove" ha precisato il narratore. Il Coro Nives si è a questo punto esibito in Limpide notti (un'altra prima assoluta) e in Sacra aurora (dove il poeta si rivolge al signore e canta 'un'aurora dell'anima'). In seguito, un ulteriore tema messo sul tavolo è il profondo legame di Del Teglio non tanto (o meglio, non solo) con la montagna in senso lato, ma più nello specifico con la "sua" Premana. Il fabbro e la fortuna è un romanzetto che costituisce, parole del poeta, "un atto di omaggio alla comunità premanese" e che descrive la Premana del XVI secolo; mentre il canto corale L'artigiano, eseguito dal coro "di casa" è dedicato alle abilità dei premanesi e in esso si può leggere quell'orgoglio di essere artefici del proprio destino ("la vita mia mi so inventar"), oltre che il potere che ha il canto di stemperare la fatica del lavoro.


"Se dovessi scegliere una poesia per definirlo, andrei certamente su Montagna di settembre, dove si condensa tutta la sensibilità musicale e poetica di Del Teglio" ha dichiarato ancora Leone: "siamo a Premana, ai primi di settembre, e dagli alpeggi se ne vanno i pastori e i turisti. La montagna viene lasciata al suo mistero e al suo silenzio..." Questi versi sono, tra l'altro, diventati musica grazie a Giuseppe Mazzoleni, con cui Del Teglio collaborava. La versione musicale è stata eseguita in piano solo da Caterina Baruffaldi. In chiusura, Montagna amara è la rappresentazione di quel mondo bello, ma crudele, che spesso sa prendere la vita di chi lo esplora. Forte qui il ricordo tanto di Graziano Buttera, consigliere del Nives morto in Grigna nel 1972, quanto di Graziano Gianola, anche lui membro del Nives e Vicario parrocchiale a Milano nella parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio, scomparso nell'estate del 2021 a seguito di un incidente in montagna a Brentonico, in Trentino. Tra le note di Montagna amara e la voce del Nives si stagliano le parole di Roberto Gianola, fratello di Graziano e anche lui corista, che in un commovente monologo ripercorre la tragedia di un giovane che la montagna ha strappato alla vita e alla sua famiglia: "oh crudele montagna, oh quanto amara tu gli fosti".

L'estemporanea di Marco Bartesaghi

 

Zambonini e Leone hanno completato il ricordo e l'addio a Carlo Del Teglio, definendolo "un poeta, critico e scrittore di primo piano nel panorama del Novecento italiano, che ci ha lasciato prematuramente, ancora nel pieno delle sue facoltà intellettuali, il 5 gennaio 1988, a soli sessantuno anni". Sullo sfondo, ha accompagnato l'intera serata l'estemporanea artistica di Marco Bartesaghi, che verrà ultimata nel corso dei prossimi quattro appuntamenti. "Carlo Del Teglio, verso il centenario della nascita tra profonde radici e abbagli terrestri" è simbolo della forte volontà di continuare a parlare del poeta premanese nei prossimi tre anni per non arrivare "impreparati" al centenario della sua nascita, nel 2026. A tal proposito, sono state ricordate le prossime date: a Barzio il 21 luglio, a Dervio il 1° settembre, a Olginate il 6 ottobre e a Lecco il 10 novembre.

A.Te.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.