Lecco: inaugurata in Comune la mostra su don Lorenzo Milani

Inaugurata questa mattina in municipio a Lecco la mostra dedicata a don Lorenzo Milani, nella ricorrenza del centenario della nascita del parroco di Barbiana che fu figura scomoda e a suo modo rivoluzionaria nella Chiesa italiana del Novecento. Fiorentino, don Milani nacque il 27 maggio 1923 e morì il 26 giugno 1967 a soli 44 anni. Di là da una serie di prese di posizioni che animarono discussioni e controversie all’interno del cattolicesimo, viene soprattutto ricordato per l’impegno educativo della scuola di Barbiana rivolta ai ragazzi più poveri che solitamente la didattica tradizionale e ufficiale perdeva volentieri per strada.


Il taglio del nastro


Ed è proprio per l’aspetto educativo che la mostra itinerante su don Milani – allestita dalla Fondazione creata per mantenere vivo il ricordo del sacerdote toscano – fa tappa anche nella nostra città. L’iniziativa è infatti partita dall’Enaip, la scuola professionale lecchese frequentata oggi da 340 studenti, come spiegato dal direttore Andrea Donegà: «L’insegnamento all’Enaip si rifà al modello dell'istituto di Barbiana. Tutti i ragazzi possono avere accesso agli studi, e la scuola insegna loro anche un lavoro. Gli allievi fanno infatti stage nelle aziende anche con esperienze all’estero».





In occasione del centenario della nascita di don Milani si è così deciso di approfondirne la figura. Il primo momento è appunto la mostra allestita nei corridoi del municipio e inaugurata alla presenza del sindaco Mauro Gattinoni e del consigliere provinciale delegato all’istruzione Carlo Malugani, con il taglio del nastro da parte della presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi.




Ma il lavoro proseguirà anche nei prossimi mesi. L’intenzione è infatti quella di far riscrivere ai ragazzi della scuola le “lettere a una professoressa”, i testi forse più famosi di don Milani, raccolti in un libro che fu dirompente, quando venne pubblicato nel maggio 1967, un mese prima della morte del suo autore. Scopo didattico della “riscrittura” è quello di sapere che scuola vogliono i ragazzi che la frequentano, come vedono il futuro e le loro aspettative.
La mostra, esposta nel corridoi del primo piano del Palazzo Civico, resterà aperta fino al 9 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 (il sabato solo la mattina, chiusura la domenica e il 1° maggio).
D.C.
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