Valmadrera: alla Cascina don Guanella gli alunni di 3°media raccontano i fratelli Cervi

Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore. Sette fratelli emiliani fucilati a morte dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia. Sette nomi scanditi con forza dagli studenti di 3A, 3B e 3C delle medie "L.B. Vassena" durante lo spettacolo "Ballata per Sette Fratelli", messo in scena ieri pomeriggio nell'affascinante cornice della Cascina don Guanella a Valmadrera.

Gli studenti in scena a Cascina don Guanella

"I fratelli Cervi sono morti perché credevano in un mondo diverso e più giusto. Una volta al mese cucinavano la pasta antifascista e la condividevano con chi non aveva niente. Hanno partecipato attivamente alla Resistenza, nascondendo soldati sovietici e paracadutisti sudafricani" ha spiegato Alessandra Anghileri, figlia della Cavaliere Emilia dell'Oro.

Da sinistra Alberto Bonacina e il sindaco Antonio Rusconi

"Ballata per sette fratelli", infatti, è uno spettacolo sviluppato dalla sezione valmadrerese dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, di cui l'anziana orfana di guerra è presidente. "Si tratta di un progetto a cui lavoravamo fin da prima della pandemia. Ad ottobre abbiamo coperto le spese sostenute dalla scuola per mandare gli alunni di terza media a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia" ci ha raccontato la signora Anghileri a margine dell'iniziativa. "Lì gli studenti hanno svolto una visita guidata e un percorso didattico incentrato sui principi della Costituzione. Dopodiché, abbiamo affidato ad Alberto Bonacina il compito di guidare i ragazzi nello sviluppo di questa rappresentazione".

Alessandra Anghileri

Anghileri ha anche portato ai presenti i saluti di sua Eccellenza il Prefetto, il quale non è potuto intervenire per sopraggiunti impegni istituzionali. "È grazie al sacrificio di persone come i fratelli Cervi se la mia generazione è nata libera. Non possiamo dimenticare ciò che hanno fatto" ha sottolineato Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, accompagnato dalla sua vice Raffaella Brioni. Tra il pubblico, inoltre, si poteva scorgere la figura di don Fabio Saccon, responsabile degli oratori di Valmadrera. Terminati gli interventi istituzionali, lo spettacolo ha preso finalmente il via.

Edi Civati

Nei successivi quaranta minuti, i ragazzi hanno rappresentato scene di una vita quotidiana in una casa colonica sconvolta dalla ferocia della guerra. A scandire il susseguirsi dei momenti erano le parole di "Sette Fratelli", canzone realizzata dai Mercanti di Liquore nel 2004 e dedicata proprio ai Cervi. "C'erano sette fratelli che andavo per il mondo. Sei erano sempre allegri, il settimo sempre giocondo".

Al termine, il pubblico ha celebrato la performance dei ragazzi con un lungo e intenso applauso. "La sfida è stata organizzare questa rappresentazione in poco tempo e mantenendo vivi quelli che secondo me sono i pilastri di un laboratorio di teatro per studenti così giovani: il rapporto con i compagni, il lavorare in gruppo, la consapevolezza dello spazio e del corpo, il confronto con il pubblico" ha spiegato Alberto Bonacina, teatrante di professione nonché presidente della sezione lecchese di Libera. È stato proprio Bonacina a guidare i ragazzi nello sviluppo delle varie scene attraverso sei incontri da due ore ciascuno.

"Benché non si fossero mai misurati con iniziative simili, gli alunni hanno reagito bene ed hanno contribuito alla costruzione delle varie scene. In tutto si tratta di una sessantina di ragazzi" ci ha spiegato Edi Clivati, docente della scuola secondaria. "Questa attività coinvolge due grandi tematiche, ovvero l'educazione civica e la scelta. Il percorso degli studenti quest'anno è all'insegna della scelta. Quella dei Fratelli Cervi è una storia di persone che hanno scelto da che parte stare".
A.Bes.
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