Lecco, Badoni: prosegue il percorso di Cyber Security

Prosegue anche in quest'anno scolastico all'Istituto Badoni il percorso di Cyber Security iniziato nel 2020-2021 in collaborazione con “Easynet”, i suoi grintosi esperti e il Politecnico di Milano, finanziato da Univerlecco con il presidente Vico Valassi. In uno scenario mondiale, nel quale le nuove tecnologie hanno rivoluzionato la nostra quotidianità disegnando un quadro sicuramente innovativo, ma, per molti versi, allarmante, lo storico istituto ha infatti ritenuto che, con la propria funzione etico-educativa, dovesse aiutare i ragazzi a destreggiarsi con consapevolezza e responsabilità tra falsi profili, propagande selvagge, disinformazione, “quotidiano pedinamento digitale”, cyberbullismo, rispetto della privacy e sicurezza.

La formazione è stata progettata come un percorso di approfondimento e di complessità articolata a partire dalle classi del secondo biennio, per concludersi con quelle terminali del ciclo di studi superiore. Tutti gli alunni delle terze dell’Istituto Badoni sono stati coinvolti nel percorso base, al quale ne seguirà un altro dedicato esclusivamente alle articolazioni di Informatica e Telecomunicazioni. Le classi quarte di quest'ultimo indirizzo hanno affrontato anche una settimana di laboratorio (circa 30 ore) sulla sicurezza delle applicazioni e delle reti, coadiuvate da aziende esterne e da Ethical hacker.
Questa iniziativa, denominata "Cyber week", ha visto i ragazzi sfidarsi in una serie di attacchi e difese informatici, favorendo così l’ingresso di studentesse e studenti alle professioni di nuova generazione, indispensabili alle aziende di qualsiasi settore e previste dalle normative europee. I tre professionisti della Cyber Security più ricercati dalle aziende sono infatti il Penetration Tester, l’Ethical Hacker e il Security Consultant. Durante il corso non sono stati elencati strumenti o exploit 0-day, ma piuttosto è stato rivelato il punto di vista che guida gli "attaccanti", per comprendere come difendere i propri asset al meglio. Gli argomenti trattati sono poi stati verificati attraverso sessioni pratiche guidate in laboratorio.

Gli obiettivi prefissati erano quelli di diffondere, secondo una metodologia integrata ed euristica, la cultura della Information Security operando anche in una dimensione verticale, con la formazione di professionalità future altamente qualificate, nonchè contribuire alla consapevolezza del ruolo della protezione dei dati come forma di esercizio di cittadinanza critica, autonoma e responsabile, nella creazione di un professionista etico.
A tale proposito, quest'anno al percorso base ne è stato aggiunto un altro dal titolo "Problemi etici e impatti sociali delle tecnologie d’avanguardia” proposto, come prima sperimentazione, nella classe terza di Informatica e Telecomunicazioni e tenuto da docenti del Politecnico di Milano, che avrà inizio questo venerdì. Il valore aggiunto di questa proposta è quello di formare non solo dei tecnici, ma dei professionisti eticamente preparati.
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