Lecco: nel suo 40°, la cooperativa DueMani lancia un nuovo progetto per l'inserimento lavorativo di persone fragili
Quest'oggi, 26 aprile 2023, DUEMANI compie 40 anni e investe in un nuovo modello di innovazione sociale che integra tecnologia e processi abilitanti. Grazie al contributo della rete territoriale, la cooperativa lecchese guarda al futuro per garantire opportunità di lavoro ancora per lungo tempo. DUEMANI nasce, infatti, nel 1983 su iniziativa di don Mario Proserpio, parroco della Parrocchia del Caleotto.
Anche Carlo Colombo, presidente di Girasole, sottolinea l’importanza di investire su azioni concrete che abbiano una forte ricaduta sia sulle persone che sui territori: “Il 40° anniversario di fondazione di DUEMANI è l’occasione per ricordare l’importanza di questa storica cooperativa innanzitutto per il Comune di Lecco, dove la società è nata e ha sempre mantenuto salde le proprie radici. Non posso tuttavia fare a meno di pensare al contributo dato a DUEMANI ai tanti Comuni facenti parte dell’Ambito, a tutti i progetti di inserimento lavorativo che hanno dato opportunità a soggetti ai margini, in condizioni di fragilità personale ed occupazionale. Operando in svariati settori, dalla tutela dell’ambiente alle piccole manutenzioni, ai servizi generali e alla persona, passando per le attività di assemblaggio e confezionamento a supporto del settore industriale, DUEMANI ha creato valore aggiunto per cittadini, famiglie, quartieri, intere comunità, per la città di Lecco e per tutto il circondario. L’auspicio è che la cooperativa continui ad essere nel tempo un punto di riferimento importante nel tessuto sociale, assistenziale e occupazionale del nostro territorio”.
La situazione di disagio e di disoccupazione vissuta da molti giovani del quartiere lo spinge ad interpellare l’allora sindaco di Lecco, Giuseppe Resinelli, per cercare insieme risposte possibili al problema. Il risultato è che da 40 anni DUEMANI si prende cura di soggetti con fragilità del territorio. Da dicembre 2022 il Comune di Lecco ha affidato in co-progettazione il servizio di assistenza per porre un’attenzione specifica al tema dell’inserimento lavorativo delle persone in condizione di fragilità personale, sociale, economica, con l'obiettivo di costruire dei percorsi mirati di crescita, supportando l'autonomia e l'inclusione.
La proposta è stata presentata da Impresa Sociale Girasole e prevede una collaborazione di tante realtà socie, tra cui Mestieri Lombardia - Agenzia per il lavoro, Consorzio Consolida, cooperativa L'Arcobaleno e, ovviamente, DUEMANI, partner di Girasole sin dalla sua costituzione nel 2019. Tra i servizi comunali c’è anche la pulizia della Biblioteca Civica “U. Pozzoli” di Lecco: qui verrà avviato un progetto pilota che prevede un modo nuovo e innovativo di accompagnare al lavoro e affiancare persone con fragilità. Si tratta di "Training Factory 4.0", nato grazie alla collaborazione con la cooperativa Il Seme: un carrello intelligente, capace di supportare le persone passo a passo durante le operazioni di pulizia, dando istruzioni sulle diverse fasi del lavoro.
“Orientati dalla stessa mission sociale, l’inclusione lavorativa di persone con fragilità, Il Seme e DUEMANI scelgono insieme di investire in innovazione sociale e tecnologica con una partnership finalizzata all’applicazione del nostro sistema abilitante Training Factory 4.0, che combina diverse metodologie per l’occupabilità", il commento di Marco Martinelli, presidente de Il Seme. "Ringraziamo DUEMANI per questa scelta, nella consapevolezza che la condivisione delle migliori prassi sia generativa di miglioramento reciproco e di un impatto sociale più ampio, a beneficio di tutte e di tutti”.
"In quattro decenni si cambia: cambiano infatti le esigenze del mercato, i bisogni delle comunità e anche delle persone" sottolinea Serafino Castagna, presidente di DUEMANI (per il suo discorso integrale sui 40 anni CLICCA QUI). "La cooperativa è sempre stata un punto di riferimento per la città e il territorio, sia per i servizi che per i cittadini. Tutti questi anni potrebbero essere descritti con quattro verbi che hanno in comune il “prendere”, non inteso nel senso di prendere per sé, ma dell’avere per dare: app-prendere, ossia sapere che tante persone hanno bisogno di un impiego ma anche di imparare a lavorare; com-prendere, cioè capire le difficoltà e anche come comportarsi al lavoro; ri-prendere, che vuol dire ricominciare dopo i momenti critici, oltre che aiutare chi sbaglia; e infine sor-prendere, che per noi significa riuscire a far impresa con persone fragili e continuare a meravigliarsi dell’impegno dei nostri ragazzi. C'è una frase che non è mai cambiata e continua a guidarci: “Le storie che contano nascono dalla volontà di donne e uomini capaci di tradurre le idee più belle e le sfide più impossibili in atti e azioni concrete che altre donne e uomini possano toccare e capire”.