A Lecco è sbocciato il fiore del partigiano


Questo pomeriggio a Lecco è sbocciato il fiore del partigiano, anzi ne sono sbocciati circa 40. È tornata infatti "Strade di liberazione", un'iniziativa lanciata dall'Anpi nazionale nel 2021 per celebrare la giornata della Liberazione dal nazifascismo pur nelle ristrettezze che ancora imponeva l'emergenza pandemica e che, oggi come allora, anche la sezione provinciale lecchese dell'associazione partigiana ha deciso di riprendere e promuovere.
Una decine le associazioni cittadine che hanno aderito - Libera, Continente Italia, Emergency, MFE - Fondazione Cefalonia, il circolo Libero pensiero, la Uil, l'Udi, i Resistenti iraniani, Femminile presente, Qui Lecco Libera e Filo Rosso - e che insieme ai soci dell'Anpi hanno reso possibile la posa dei fiori.
Grazie a questa mobilitazione sono stati portati nel corso del pomeriggio una quarantina di garofani rossi in diversi luoghi della città su targhe storiche, lapidi, pietre di inciampo e luoghi simbolici della Liberazione lecchese per ricordare gli antifascisti, le partigiane e i partigiani che hanno fatto la storia della Resistenza nel nostro territorio: "Un gesto, un fiore, per ricordare chi ha lottato per far germogliare la libertà".
È così che sono state omaggiate tutte le targhe in corso Martiri, quelle al Parco 7 marzo e in via Castegnera, la sede nel Cnl in via Mascari, la targa ai Caduti lecchesi a Fossoli, villa Guzzi - Comando divisone Garibaldi, piazzale della Funivia, piazza XXV aprile, le Pietre di inciampo e le targhe ad Acquate, le lapidi in memoria dei Fratelli Figini a Maggianico, di Beniamino Malison e Domenico Gerosa a Castello, di Ettore Monti al Ponte Vecchio, Pino Galbani a Ballabio, di Don Ticozzi in largo Monte Nero, di don Martino e le sorelle Villa ad Acquate, dei Caduti di Fiume Latte a Rancio, di Puppato Valsecchi a Germanedo, di Vittorio Ratti e Angelo Negri in piazza Garibaldi, di Alfonso Crotta in viale Dante, di Silvio Ripamonti nella cripta della chiesa della Vittoria, di Achille Ripamonti in via Bovara, di Giovanni Giudici in corso Matteotti.
M.V.
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