Lecco: sopralluogo al cantiere del Teatro, tra polvere e affreschi 'in recupero'. Si cercano sponsor per la gestione

A vederlo da dentro, trasformato in un cantiere polveroso, fa un po’ malinconia, abituati come siamo stati a vederlo in gran spolvero. Che è quasi difficile immaginarselo ancora più bello di come era prima della chiusura nel 2017, come assicura il sindaco Mauro Gattinoni, affiancato dall’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi, ai consiglieri comunali della commissione cultura proprio in occasione del sopralluogo all’interno del Teatro della Società per fare il punto dei lavori, nella stessa giornata in cui lo stato di avanzamento del cantiere è stato presentato alla stampa.

La maggiore bellezza deriverà dal recupero di una serie di decorazioni originarie, ma anche dalle tinte dei palchi riscoperte sotto lo strato di vernice stesa durante la ristrutturazione degli anni Settanta. Così il teatro cittadino ritroverà certe atmosfere ottocentesche pur aggiornato alle esigenze di oggi.

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Agli stessi consiglieri è stata anche spiegata l’intenzione della giunta comunale di coinvolgere la città nella gestione del teatro, con ciò intendendo i privati. A partire già da questo momento con la possibilità di lanciare una campagna con la quale raccogliere tra una serie di sponsor.

In quanto al cantiere, l’obiettivo è appunto quello di riaprire il Sociale entro la fine del 2024. Terminato il primo lotto dei lavori, con il collaudo che avverrà nelle prossime settimane, il secondo lotto può già contare su un progetto che ora è in attesa dei vari pareri tecnici da parte degli enti superiori e di quelli preposti alla sicurezza. Ottenuti i pareri si procederà alla stesura del progetto esecutivo contando di effettuare la gara di appalto in autunno e avviare le opere entro la fine di quest’anno per completarle appunto nel giro di dodici mesi.

Ed è proprio sui tempi che sono emerse alcune obiezioni da parte di alcuni consiglieri. Se è vero che la parte più “pesante” è alle spalle, è pur vero che il secondo lotto più “leggero” prevede una serie di interventi delicati. A partire appunto dal recupero delle decorazioni, soprattutto nel foyeur e nel ridotto, considerato anche che non è ancora del tutto chiaro quanto si possa restaurare interamente. Sotto questo aspetto, il sindaco ha sottolineato come dovrà essere cura dell’amministrazione stabilire regole precise nel capitolato d’appalto.
D.C.
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