Lecco: approvato il rendiconto, 'errore' sui moduli prefabbricati
Dopo una breve illustrazione è stato approvato da Palazzo Bovara il rendiconto della gestione di esercizio 2022. L’assessore Roberto Pietrobelli nell’illustrare la delibera ha ricordato quelli che sono gli aspetti fondamentali della rendicontazione della gestione finanziaria e di quella economico-patrimoniale. Sotto il primo aspetto è da evidenziare la “quantificazione dei mezzi finanziari disponibili, ovvero l’avanzo di amministrazione che vale 45 milioni di euro e ci permette di coprire la parte accantonata di 25 milioni, la parte vincolata di 11 milioni, gli investimenti per 3,7 milioni e di avere a disposizione 4,4 milioni. Il conto economico evidenzia il valore aggiunto che la gestione ha prodotto rispetto al patrimonio esistente che quest’anno registra un risultato positivo di un milione di euro che si aggiunge al patrimonio, raggiungendo un risultato d’esercizio positivo per sei milioni, con 37,8 milioni di debiti, la liquidità aumentata a 58,6 milioni e un patrimonio netto in continua crescita che è arrivato a 244 milioni”.
Alcune critiche si sono levate dai banchi dell’opposizione: “Questo rendiconto descrive quello che è accaduto negli ultimi anni - riflette Filippo Boscagli - e spiace che questa amministrazione negli ultimi dieci anni non abbia approfittato dei mutui a tassi bassi per fare investimenti e nuove opere, cosa che i tassi attuali impediscono”. “Il problema di fondo è che non vedo in questo bilancio quella dinamica che avete predicato - ha aggiunto Corrado Valsecchi - è un bilancio insufficiente”. Emilio Minuzzo ha invece sottolineato come l’avanzo per gli investimenti sia sceso da dieci a quattro milioni, come siano peggiorati i tassi dei residui e la performance di pagamento del Comune: “Facile promettere investimenti, poi alla fine dell’anno siamo qui a cercare le monetine”.
Riguarda invece il 2023 il debito fuori bilancio di 26mila euro che il consiglio comunale ha dovuto riconoscere per i lavori aggiuntivi richiesti per la fornitura e la posa dei moduli scolastici di via XI Febbraio. A spiegare la questione è stata l’assessore Maria Sacchi: “Si tratta dei lavori svolti nel 2020 per i quali era stato previsto un quadro economico lavori di 1,4 milioni aggiudicato a luglio 2020 per 1,2 milioni. I lavori sono terminati nell’ottobre 2020 ma con delle opere aggiuntive richieste nel frattempo che non erano previste dal progetto e per cui non era stata redatta la variante di progetto, genando così questo debito”. Corrado Valsecchi, assessore ai Lavori pubblici al tempo, si è chiesto come mai non si fosse intervenuti subito con la copertura di 150mila euro che già c’era così da non dover arrivare ad un debito fuori bilancio che Stefano Parolari ha definito incomprensibile: “Qui qualcuno ha fatto qualche errore e in più si è collaudato lo stesso”. L’errore in effetti è quello chiarito da Sacchi: non aver effettuato la variante di progetto come previsto dal codice nonostante, peraltro, ci fossero le risorse.
Alcune critiche si sono levate dai banchi dell’opposizione: “Questo rendiconto descrive quello che è accaduto negli ultimi anni - riflette Filippo Boscagli - e spiace che questa amministrazione negli ultimi dieci anni non abbia approfittato dei mutui a tassi bassi per fare investimenti e nuove opere, cosa che i tassi attuali impediscono”. “Il problema di fondo è che non vedo in questo bilancio quella dinamica che avete predicato - ha aggiunto Corrado Valsecchi - è un bilancio insufficiente”. Emilio Minuzzo ha invece sottolineato come l’avanzo per gli investimenti sia sceso da dieci a quattro milioni, come siano peggiorati i tassi dei residui e la performance di pagamento del Comune: “Facile promettere investimenti, poi alla fine dell’anno siamo qui a cercare le monetine”.
Riguarda invece il 2023 il debito fuori bilancio di 26mila euro che il consiglio comunale ha dovuto riconoscere per i lavori aggiuntivi richiesti per la fornitura e la posa dei moduli scolastici di via XI Febbraio. A spiegare la questione è stata l’assessore Maria Sacchi: “Si tratta dei lavori svolti nel 2020 per i quali era stato previsto un quadro economico lavori di 1,4 milioni aggiudicato a luglio 2020 per 1,2 milioni. I lavori sono terminati nell’ottobre 2020 ma con delle opere aggiuntive richieste nel frattempo che non erano previste dal progetto e per cui non era stata redatta la variante di progetto, genando così questo debito”. Corrado Valsecchi, assessore ai Lavori pubblici al tempo, si è chiesto come mai non si fosse intervenuti subito con la copertura di 150mila euro che già c’era così da non dover arrivare ad un debito fuori bilancio che Stefano Parolari ha definito incomprensibile: “Qui qualcuno ha fatto qualche errore e in più si è collaudato lo stesso”. L’errore in effetti è quello chiarito da Sacchi: non aver effettuato la variante di progetto come previsto dal codice nonostante, peraltro, ci fossero le risorse.
M.V.