Lecco: approvata la Tari ma il servizio non convince l'opposizione

Il consiglio comunale lecchese ha approvato la manovra tariffaria che regolerà il pagamento della tassa sui rifiuti per il 2023: una delibera che ricalca quella degli anni precedenti nello stabilire coefficienti e criteri per la suddivisione del costo del servizio che vale quasi 10 milioni di euro.

Ma non è questo il punto, hanno sottolineato diversi consiglieri di opposizione. “Le tariffe vanno avanti e il cittadino cerca di seguire indicazioni e richieste ma non c’è un centesimo a suo vantaggio dopo le mirabolanti promesse delle tariffazione puntuale - ha denunciato il forzista Emilio Minuzzo - Chi paga il conto è il cittadino, chi deve lavorare di più per differenziare meglio è il cittadino, chiediamo alla amministrazione di alleggerire le responsabilità del cittadino”.
Per il leghista Stefano Parolari i problemi sono invece che “la città è piuttosto sporca”, che la “suddivisione della Tari al 45 per cento sulle utenze non domestiche e al 55 per cento su quelle domestiche va a penalizzare le attività” e che l’efficacia del sacco rosso sia in dubbio.
“La Tari è uno dei pochi tributi che contribuiscono a finanziare il servizio per cui viene erogata, quindi agli occhi del cittadino è possibile valutare se il costo del servizio vale il prezzo - ha ricordato Filippo Boscagli - La gestione del servizio può migliorare di molto, soprattuto nei rioni, nell’aspetto comunicativo e nell’aspetto sanzionatorio che al momento si vede solo quando entra in azione l’agenzia San Marco per il recupero dei pagamenti e mai per quanto riguarda il decoro urbano”.
Un tema sollevato anche da Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “La questione è se si rispettano le regole del gioco, se i cittadini prendono i sacchi e li mettono nei cestini c’è un problema. La logica dei furbetti non è ammissibile e va combattuta per garantire il rispetto delle regole del gioco. La città non è sporca, il livello di manutenzione è accettabile. Quello che non è accettabile sono i cestini che trasbordano di rifiuti che denotano un uso scorretto da parte dei cittadini. Per il resto io incoraggio le azioni intraprese sulla differenziata e la pulizia notturna, con tutti i margini di miglioramento che ancora ci sono”.

Alessio Dossi, capogruppo di Ambientalmente, ha difeso con convinzione l’operato della amministrazione: “Dal punto di vista dell’organizzazione del servizio delle cose importanti si stanno facendo: il razionamento, la pulizia notturna, il tentativo di aumentare al massimo il numero delle persone soddisfatte del servizio. Si può essere contrari al sacco rosso da un punto di vista politico ma stiamo parando di un successo: è aumentata la raccolta differenziata di dieci punti e in questo modo stiamo razionalizzando il servizio. Si deve migliorare e cercare di applicare il regolamento ma è stato fatto un buon lavoro e questa manovra Tari rispecchia il senso del lavoro che si sta cercando di fare”.
Da Fattore Lecco Saulo Sangalli ha ricordato l’importanza dell’educazione e della formazione nello spingere le persone verso comportamenti più civili e ha invitato l’amministrazione a continuare il lavoro in questo senso.
L’assessore Roberto Pietrobelli, “titolare della manovra”, ha voluto ricordare che il gradimento del servizio riscosso da Silea da parte dei cittadini riscontra percentuali altissime, pur ammettendo che una più incisività delle sanzioni verso quei pochi atteggiamenti scorretti garantirebbe più equità.
M.V.
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