Malgrate-Calolzio: giochi con marchio contraffatto, 2 anni a una cinese
2 anni di reclusione e 516 euro di multa: è la pena oggi inflitta dal giudice Giulia Barazzetta ad una donna di origine cinese, finita al banco degli imputati presso Palazzo di Giustizia con l'accusa di ricettazione.
A seguito di un normale controllo a gennaio 2015, prima nel negozio di Calolziocorte e poi nel punto vendita di Malgrate (entrambi di proprietà dell'odierna imputata) due partite di giocattoli con marchio CE ritenuto contraffatto state sottoposte a sequestro dal nucleo di polizia economico finanziaria di Lecco. “Uno specchietto per le allodole di bassa fattura” aveva dichiarato in aula il maresciallo della guardia di finanza che ad un primo impatto visivo si sarebbe accorto del marchio “taroccato” e della mancanza di qualsiasi riferimento all'importatore.
Oggi, conclusa la fase istruttoria, le parti hanno esposto le proprie conclusioni: il vpo Mattia Mascaro ha chiesto che l'imputata fosse condannata a 2 anni e un mese di reclusione, mentre il difensore ne ha chiesto l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato.
Al momento della lettura della sentenza il giudice ha anche disposto la confisca e la distruzione dei giocattoli in sequestro.
A seguito di un normale controllo a gennaio 2015, prima nel negozio di Calolziocorte e poi nel punto vendita di Malgrate (entrambi di proprietà dell'odierna imputata) due partite di giocattoli con marchio CE ritenuto contraffatto state sottoposte a sequestro dal nucleo di polizia economico finanziaria di Lecco. “Uno specchietto per le allodole di bassa fattura” aveva dichiarato in aula il maresciallo della guardia di finanza che ad un primo impatto visivo si sarebbe accorto del marchio “taroccato” e della mancanza di qualsiasi riferimento all'importatore.
Oggi, conclusa la fase istruttoria, le parti hanno esposto le proprie conclusioni: il vpo Mattia Mascaro ha chiesto che l'imputata fosse condannata a 2 anni e un mese di reclusione, mentre il difensore ne ha chiesto l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato.
Al momento della lettura della sentenza il giudice ha anche disposto la confisca e la distruzione dei giocattoli in sequestro.