Caprino: Collegio Celana, Cda aperto a proposte sul futuro
Ha fatto molto discutere, nelle scorse settimane, la notizia della chiusura del Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco, e l’ipotesi di trasformare il centro di formazione e istruzione maschile in un luogo di accoglienza per richiedenti asilo sul territorio italiano.
Nella serata di ieri, mercoledì 8 aprile, ad un anno dal suo insediamento, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno diffondere alcune considerazioni sul futuro della struttura.
Il Cda auspica che il collegio torni ad essere propulsore di attività e di cultura, ed è aperto a proposte concrete da parte di enti e realtà del territorio, affinchè questo possa diventare realtà.
Questo il documento diffuso ieri:
Nella serata di ieri, mercoledì 8 aprile, ad un anno dal suo insediamento, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno diffondere alcune considerazioni sul futuro della struttura.
Il Cda auspica che il collegio torni ad essere propulsore di attività e di cultura, ed è aperto a proposte concrete da parte di enti e realtà del territorio, affinchè questo possa diventare realtà.
Questo il documento diffuso ieri:
Il Consiglio di Amministrazione del Collegio Convitto Celana nell’incontro di mercoledì 8 aprile 2015 ha ritenuto opportuno – a seguito di varie notizie ed eventi delle ultime settimane – offrire le seguenti considerazioni, dopo un anno dal suo insediamento il 10 aprile 2014.
1.Il Consiglio ritiene doveroso – sulla scorta del fondatore San Carlo Borromeo e di coloro che l’hanno frequentato in questi secoli, tra cui San Giovanni XXIII – discutere, se richiesta, l’accoglienza dei profughi, secondo le proprie possibilità: uno spazio che non richieda costi di ristrutturazione, un numero di profughi limitato per un periodo ben determinato, un contratto di affitto con un ente capace di assumersi la responsabilità della gestione degli stessi. Ad oggi vi è stato soltanto un incontro informale con il Signor Prefetto, che ringraziamo per l’attenzione avuta nei confronti del Collegio. Il Consiglio si dichiara disponibile a valutare eventuali emergenze e rimane in attesa di una richiesta scritta da parte delle competenti autorità, al fine di verificarne la fattibilità. Solo a seguito di tale richiesta il Collegio aprirà un confronto con la comunità di Celana e in seguito assumerà le proprie decisioni.
2.Per anni si sono chiusi gli occhi sulla crisi del Celana, la cui attività scolastica si è chiusa per il solo motivo della diminuzione costante degli alunni, nonostante i vari tentativi di rilancio effettuati. Il Consiglio di Amministrazione è impegnato ora nel pagamento, grazie alle garanzie offerte dalla Diocesi di Bergamo, dei debiti che sono risultati superiori a quanto ipotizzato e nella ricerca di sbocchi futuri per l’attività del Celana. Ad oggi sono presenti nel Collegio la Cooperativa “Si può fare” e l’ISB di Torre Boldone con tre classi di percorsi di formazione professionale che il prossimo anno scolastico 2015-16 diventeranno sei.
3.Il Consiglio è a conoscenza che alcuni Enti pubblici si stanno consorziando per usufruire di alcuni spazi del Collegio per l’esercizio delle loro attività istituzionali assistenziali. Il Consiglio rimane in attesa di proposte scritte e concrete anche relativamente a spazi per accoglienza di famiglie, o per attività sociali, o per scuole per infermieri, o per nuove scuole alberghiere con la possibilità anche del convitto. Il Consiglio è aperto a tutte le proposte del territorio, a patto che siano di utilità alla collettività, economicamente sostenibili e compatibili con le difficoltà finanziarie del Collegio.
4.Stante il non interesse della Diocesi a rilevare l’edificio del Collegio, il Consiglio di Amministrazione invita Enti pubblici e privati ad acquisirlo o a richiederne l’affitto, nelle modalità che riterranno più opportune. Il Consiglio confida nella capacità degli amministratori del territorio ad individuare come il Collegio Celana possa continuare ad essere un centro propulsore di attività e di cultura.
1.Il Consiglio ritiene doveroso – sulla scorta del fondatore San Carlo Borromeo e di coloro che l’hanno frequentato in questi secoli, tra cui San Giovanni XXIII – discutere, se richiesta, l’accoglienza dei profughi, secondo le proprie possibilità: uno spazio che non richieda costi di ristrutturazione, un numero di profughi limitato per un periodo ben determinato, un contratto di affitto con un ente capace di assumersi la responsabilità della gestione degli stessi. Ad oggi vi è stato soltanto un incontro informale con il Signor Prefetto, che ringraziamo per l’attenzione avuta nei confronti del Collegio. Il Consiglio si dichiara disponibile a valutare eventuali emergenze e rimane in attesa di una richiesta scritta da parte delle competenti autorità, al fine di verificarne la fattibilità. Solo a seguito di tale richiesta il Collegio aprirà un confronto con la comunità di Celana e in seguito assumerà le proprie decisioni.
2.Per anni si sono chiusi gli occhi sulla crisi del Celana, la cui attività scolastica si è chiusa per il solo motivo della diminuzione costante degli alunni, nonostante i vari tentativi di rilancio effettuati. Il Consiglio di Amministrazione è impegnato ora nel pagamento, grazie alle garanzie offerte dalla Diocesi di Bergamo, dei debiti che sono risultati superiori a quanto ipotizzato e nella ricerca di sbocchi futuri per l’attività del Celana. Ad oggi sono presenti nel Collegio la Cooperativa “Si può fare” e l’ISB di Torre Boldone con tre classi di percorsi di formazione professionale che il prossimo anno scolastico 2015-16 diventeranno sei.
3.Il Consiglio è a conoscenza che alcuni Enti pubblici si stanno consorziando per usufruire di alcuni spazi del Collegio per l’esercizio delle loro attività istituzionali assistenziali. Il Consiglio rimane in attesa di proposte scritte e concrete anche relativamente a spazi per accoglienza di famiglie, o per attività sociali, o per scuole per infermieri, o per nuove scuole alberghiere con la possibilità anche del convitto. Il Consiglio è aperto a tutte le proposte del territorio, a patto che siano di utilità alla collettività, economicamente sostenibili e compatibili con le difficoltà finanziarie del Collegio.
4.Stante il non interesse della Diocesi a rilevare l’edificio del Collegio, il Consiglio di Amministrazione invita Enti pubblici e privati ad acquisirlo o a richiederne l’affitto, nelle modalità che riterranno più opportune. Il Consiglio confida nella capacità degli amministratori del territorio ad individuare come il Collegio Celana possa continuare ad essere un centro propulsore di attività e di cultura.
Il Consiglio di Amministrazione del Collegio-Convitto Celana
