Lecco: accusato di sequestro, ora propone un risarcimento

Una condotta riparatoria quantificata complessivamente in 4mila euro per chiedere l'estinzione del reato. E' quanto proposto questa mattina dall'avvocato Stefano Pelizzari per conto del suo assistito, accusato di sequestro di persona e violazione di domicilio per episodi risalenti al 2017 e avvenuti a Lecco. A opporsi l'avvocato di parte civile, Luca Marsigli, che non ha ritenuto congruo il risarcimento proposto vista la gravità dei fatti accaduti. Toccherà ora al giudice Gianluca Piandadosi esprimersi in merito, nell'udienza calendarizzata per il 23 maggio.

Una vicenda che ha visto anche diversi passaggi in sede di giudizio, con due precedenti richieste di archiviazione e una riqualificazione del capo di imputazione, prima di approdare davanti al giudice monocratico.

L'ennesimo episodio per un posto auto conteso risale all'8 ottobre 2017, quando l'imputato si sarebbe introdotto nell'appartamento del 48enne e della compagna, chiudendo la porta e sbarrando loro la strada: “Chiama pure i carabinieri che né io né voi due uscite di qua! Ricordati che la strada è privata e io la macchina la parcheggio anche per una settimana dove voglio e tu non esci più con la tua” le parole proferite dall'imputato nei confronti della coppia. Per dieci minuti i due, secondo l'impianto accusatorio tutto ancora da dimostrare, sarebbero stati rinchiusi nell'immobile contro la propria volontà, fino a quando l'uomo li ha lasciati liberi.
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.