Lecco, Tari: criteri invariati per il calcolo della tassa, modifiche al regolamento

Nessuna sorpresa per la manovra della Tari che il Consiglio comunale di Lecco sarà chiamato a votare la prossima settimana, che ricalca quella degli anni precedenti per quanto riguarda coefficienti e tariffe, come garantito dall’assessore Roberto Pietrobelli. Viene mantenuta la riduzione del 5% per le categorie di contribuenti numero 22, 23 e 27, mentre per la 24 viene confermato il minimo dei coefficienti previsti. Allo stesso modo la Tari, che comprende tutti i costi relativi alla gestione dei rifiuti e al servizio di igiene pubblica, verrà suddivisa secondo lo stesso criterio degli anni precedenti al 55% sulle utenze domestiche e per il 45% su tutte le altre (che per ora non hanno approfittato della possibilità di non avvalersi più del servizio pubblico per la gestione dei rifiuti come consente la legge dallo scorso anno). Invariate anche le scadenze: 31 maggio per il primo acconto, 30 settembre per il secondo e 2 dicembre per il saldo, con la possibilità di pagamento di un’unica rata in qualunque momento dell’anno. Per il 2023 l’importo complessivo che andrà a determinare la tariffa sarà di 9.958.931 euro, oltre al tributo provinciale del 5%.

La novità è rappresentata invece da alcune modifiche che verranno introdotte al Regolamento comunale per la disciplina della tassa rifiuti, derivanti da una delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) del 18 gennaio 2022 che ha introdotto una serie di norme per la qualità del servizio di gestione dei rifiuti e dei rapporti con l’utenza. Il Comune di Lecco è stato classificato nel primo livello delle quattro classi che vanno a stabilire la qualità, uno step iniziale, dunque, che richiede però che una serie di azioni vengano esplicitate nel regolamento.

La prima riguarda l’obbligazione tributaria che continua a decorrere dal giorno in cui inizia il possesso del bene in base al quale la Tari si paga; tuttavia ci sono delle modifiche per quanto riguarda le variazioni in corso d’anno che devono essere rese note agli uffici tramite autocertificazione. Le dichiarazioni andranno presentate entro 90 giorni e avranno effetto dalla data della variazione; se però la comunicazione arriverà dopo tale termine, varrà la data effettiva della variazione se questa comporta un aumento della tassa da versare, mentre sarà valida dal momento della presentazione della domanda se si ha a che fare con una diminuzione della Tari.

Ci sono poi delle novità rispetto alle tempistiche con cui il Comune deve dare riscontro ai contribuenti: 30 giorni per la richiesta di variazione o di informazioni; 60 per rettifiche, rimborsi e reclami. “Scadenze che già attualmente vengono rispettate” ha garantito l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli. Nuovo capitolo è quello delle dilazioni che a oggi sono previste per le pratiche a ruolo (gli arretrati), mentre con le modifiche al regolamento si potranno approvare delle dilazioni anche per quelle ordinarie, con una rata minima di 100 euro. Infine, dovrà essere garantita la possibilità di pagare la tassa sui rifiuti sia mediante modello come Pago PA, sia con una modalità gratuita, come gli F24 che già sono oggi disponibili, ai quali il Comune sta pensando di affiancare un altro sistema.
M.V.
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