Lecco, processo alla 'pasionaria' di Gilardi: sentito il professore ma nulla ricorda
Carlo Gilardi in una foto recente
L'audizione, come disposto dal giudice, non si è tenuta in Tribunale bensì, in modalità protetta e dunque senza pubblico, alla sola presenza delle parti, proprio presso gli Airoldi e Muzzi. Del fatto sui cui è stato sentito, il novantenne, a quanto pare, però, nulla ricordava.
L'episodio di cui avrebbe dovuto riferire – contestato alla Tononi come violazione di domicilio (art 614 del codice penale) - è quello del 10 ottobre 2021. In quella mattina la 51enne bresciana - stando all'impianto accusatorio - si sarebbe intrufolata all'alba nella RSA, riuscendo ad introdursi nella camera privata del 93enne ed intrattenendosi con lui fino all'arrivo del personale, che aveva poi allertato le forze dell'ordine.
Il professore - da quanto trapelato - non ha saputo dunque rispondere alle domande rivoltegli dal giudice Giulia Barazzetta e preparate da accusa (il sosituto procuratore Chiara Stoppioni), difesa (l'avvocato Chiara Brizzolari del foro di Lecco) e parte civile (l'avvocato Elena Ammannato sia per conto di Gilardi, sia in rappresentanza dell'amministratore di sostegno Elena Barra): nonostante i tentativi del magistrato di far riaffiorare qualche ricordo, l'anziano non ha saputo nemmeno riconoscere l'imputata, presente al rapidissimo incontro.
L'esame di Gilardi, per volere del giudice, non ha toccato gli altri capi di imputazione cui si trova a rispondere la donna (turbamento di funzioni religiose, molestie o disturbo nei confronti dell'avvocato Elena Barra e la violazione del provvedimento con cui nel dicembre 2021 il Questore le vietava il rientro a Lecco).
La prossima udienza è ora fissata per l'8 maggio, con la discussione finale.
F.F.