Lecco: uova di Pasqua dell'AIL vendute dai ragazzi del Parini

All’Istituto "Giuseppe Parini" di Lecco gli studenti imparano facendo del bene. La scorsa settimana gli alunni di 3ª A e di 3ª B del corso Professionale Servizi Commerciali hanno organizzato la vendita di uova di Pasqua marchiate AIL, il cui ricavato è stato devoluto proprio all’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma.



In particolare il progetto è stato compreso nell’UDA (Unità Didattica di Apprendimento) organizzata dalle professoresse Mariangela Pede, Carmen Greco e Giusy Affatato e avente per tema la prevenzione dei tumori. “Le UDA hanno una struttura precisa e sono interdisciplinari” ha spiegato la professoressa di Lettere, Mariangela Pede. I ragazzi al termine del percorso prendono un unico voto per il lavoro svolto.



Lo scorso 27 febbraio le due classi terze del corso Professionale Servizi Commerciali hanno incontrato il presidente della sezione AIL di Lecco Carlo Nava che "ha usato tutta la sua umanità per spiegare alle classi che cos’è l’AIL e la storia di suo figlio Roberto” ha detto la professoressa Pede, spiegando come, dopo l’incontro con il signor Nava, sia iniziato il lavoro dei ragazzi.



L’UDA ha compreso più materie, quali Lettere, Arti grafiche e Informatica. Gli alunni hanno dovuto scrivere una circolare da invitare alle famiglie per spiegare l’iniziativa della vendita delle uova di pasqua, realizzare una locandina di Istituto e progettare un modulo per la prenotazione delle uova. Suddiviso il lavoro, le sezioni hanno raccolto le prenotazioni e soldi. Solo con la vendita alle classi sono stati raccolti circa 1.000 euro. Fatti recapitare i soldi all’associazione sono state ordinate le uova, che poi gli scorsi 27 e 28 marzo presso la biblioteca dell’Istituto, sono state distribuite.



“I ragazzi hanno gestito bene la vendita, anche se hanno venduto uova in più rispetto a quelle prenotate e si sono dimenticati di segnarle, ma anche questo fa parte del lavoro, hanno imparato la lezione e capito quante cose possono ruotare dietro la semplice vendita di uova di Pasqua” ha concluso la professoressa Pede.
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