Valmadrera: scontro in cc sulla variante al PGT, timori sul destino del pratone di via Bovara

Cesare Colombo
È durato ben cinque ore e mezza il Consiglio comunale svoltosi ieri sera a Valmadrera. La maggioranza e le minoranze si sono duramente "scontrate" su due punti, il primo dei quali era l’adozione del Piano Attuativo “ATR3 – Comune/Gavazzi” in variante al PGT. Già analizzato nell’ambito dell’ultima riunione della commissione consiliare competente, è stato riassunto da Cesare Colombo, assessore all’urbanistica.
Ai sensi del PGT attuale, l’ATR 3 è composto da una parte principale, situata tra via Bovara e viale Promessi Sposi e di proprietà privata, e un’area pubblica secondaria, situata all’angolo tra viale Promessi Sposi e via Castagnera. In questa è possibile realizzare un intervento residenziale di 5.500 metri cubi massimi e solo a seguito della cessione gratuita delle aree del comparto principale al Comune. È inoltre previsto un “bonus” volumetrico di 500 metri cubi a condizione che l’operatore offra gratuitamente gli spazi necessari all’ampliamento di via Bellavista.
“Il piano attuativo in variante prevede di non toccare l’area tra viale Promessi Sposi e via Castagnera, la quale continua a rimanere verde. Per quanto riguarda invece quella principale, vengono destinati 5.038 metri quadri alla realizzazione di servizi pubblici mentre i restanti 2.500 rimangono a funzione residenziale” ha proseguito Colombo. “Si dispone inoltre che l’intervento residenziale non possa superare la volumetria di 4.500 metri cubi, 1.000 in meno rispetto alla versione originale”.
Tale schema, ha aggiunto l’assessore, prevede anche la cessione all’Amministrazione di aree standard pari a 5.00 metri quadri. “Esse comprendono la zona verde lungo viale Promessi Sposi, quella adiacente a dove si insedierà il nuovo asilo nido, la sede stradale, il marciapiede e il parcheggio pubblico lungo via Bovara, nonchè le zone necessarie all’ampliamento di via Bellavista, cosa che dà origine al bonus volumetrico di cui si parlava in precedenza” ha aggiunto Colombo.
Terminata la lettura della delibera, si è sviluppata un'accesa discussione. In primo luogo, tutti i consiglieri di minoranza hanno lamentato di non aver avuto modo di esaminare i documenti inerenti alla variante al PGT prima dell’ultima riunione di commissione perché questi ultimi sono stati condivisi solo il giorno dopo.
“Entrando nel merito, vorrei sapere cosa ci guadagna la cittadinanza da questa operazione. Si sta consegnando all’immobiliare la possibilità di costruire su parte del pratone di via Bovara, un’area verde immensa e dal grandissimo potenziale” ha replicato duramente Mauro Dell’Oro. “In cambio, il Comune ottiene il parchetto di via Castagnera, ormai dismesso e abbandonato. Il risparmio di 1.000 metri cubi in termini volumetrici corrisponde a tre appartamenti. Non fa la differenza, soprattutto dopo quello che è stato fatto a Parè”.
Guido Villa ha quindi sottolineato il cambio di rotta operato da Progetto Valmadrera rispetto al PGT che la stessa maggioranza aveva approvato nel 2012. Alle parole del capogruppo di "Ascolto" si è agganciato Federico Amaretti. “Il Piano attuale dice chiaramente che il pratone di via Bovara è vincolato alla realizzazione di servizi pubblici. Nelle intenzioni della maggioranza di allora, di cui facevo parte, qui doveva sorgere il polo per l’infanzia. Capisco che poi quel progetto sia stato abbandonato per motivazioni oggettive” ha spiegato l’ex membro della maggioranza. “Tuttavia non comprendo i motivi di questa accelerazione. Temo che l’immobiliare voglia procedere rapidamente con la pratica prima che la nuova legge regionale imponga un abbassamento dei limiti volumetrici”. Infine, la chiosa: "Quel pratone è proprio adiacente a dove verrà costruito il nuovo asilo. Bisognava discutere con calma il destino dell’area nell’ambito del nuovo PGT, previsto tra qualche mese. 1.000 metri cubi di volumetria in meno non giustificano lo scambio anche perché il parchetto di via Castagnera è inutilizzato e privo di posteggi”.
I consiglieri della Lega hanno espresso concetti molto simili. “Quell’area è troppo importante. Bisognava discuterne prima e insieme. Tra l’altro entriamo in possesso di un parco che poi dovremo seguire e manutenere quando già si fa fatica a curare le aree verdi di cui già disponiamo” ha sottolineato Elio Bartesaghi.
Nonostante le critiche, la maggioranza è rimasta sulle sue posizioni. È intervenuto in particolare Marco Piazza, assessore all’urbanistica nella precedente legislatura, il quale ha ricordato come le valutazioni che hanno portato al piano attuativo oggetto di discussione siano partite nel 2017 a seguito di alcune richieste da parte dei residenti in via Castagnera, i quali premevano affinché il parco non fosse eliminato. “Inoltre, se avessimo aggiunto un condominio lungo quel viale avremmo chiuso un'ulteriore luce. Riproporzionando il manufatto nell’area in cui andrà ad insediarsi secondo questa variante ciò non accade” ha sottolineato Piazza.
Colombo ha quindi ricordato come ad oggi il pratone di via Bovara non sia di proprietà pubblica. “Con questa variante due terzi verranno ceduti al Comune. Ci sarà poi la sistemazione dei parcheggi e della strada di accesso al nuovo asilo nido, e si preserva un parco esistente e utilizzato dai residenti. Inoltre, il Comune si sta muovendo per migliorare la gestione del verde. Abbiamo rinnovato di recente la convenzione relativa a tale servizio e abbiamo previsto interventi più frequenti ed efficaci” ha spiegato l’assessore.
Il sindaco Antonio Rusconi ha quindi specificato che nella variante sono già compresi i tagli alle volumetrie edificabili previsti dalle nuove normative regionali sul PGT. Non soddisfatti delle spiegazioni, i consiglieri di minoranza hanno votato contro il piano attuativo, che è stato approvato solo con gli undici voti favorevoli della maggioranza.
A.Bes.
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