Lecco, love story assistente sociale-utente: pena sospesa per lei, assolto lui

Il Tribunale di Lecco
Alla fine è stata condannata solo lei per l'ipotesi di reato di rilevazione (e utilizzazione) di segreti d'ufficio. Sei mesi la pena (con concessione dei doppi benefici e dunque della sospensione condizionale e della menzione al casellario giudiziario) irrogata dal collegio giudicante del Tribunale di Lecco nei confronti dell'assistente sociale del comune di Lecco che, come pacificamente ammesso da entrambe le parti nel corso dell'istruttoria, ha intrapreso una relazione sentimentale con un utente del servizio, un giovane magrebino anch'egli mandato a giudizio e quest'oggi sollevato dall'accusa di induzione indebita a dare o promette utilità, reato contestato anche alla donna come pure l'abuso d'ufficio, con assoluzione accordata anche a lei.
La vicenda vagliata dal Tribunale risale al 2019 quando il rapporto professionista-assistito è sfociato in una frequentazione di carattere amoroso. Nella ricostruzione dello straniero, lui si sarebbe sentito obbligato a cedere alla avances della delegata del Comune, nel timore di poter perdere i figli, seguiti dal Tribunale per i minorenni nell'ambito del delicato rapporto con la consorte, in un contesto di fragilità anche economica. Ben diversa la versione invece della donna che, rendendo esame, ha parlato di un primo tentativo di contatto fisico da parte dell'uomo da lei rifiutato, salvo poi cedere all'insistenza del marocchino, senza però arrivare a favorirlo in qualche modo nell'ambito della contesa in atto con la moglie (ancora oggi tale, costituita parte civile e rappresentata dunque a processo dall'avvocato Giulio Speziale).
L'epilogo della vicenda giudiziaria è arrivato quest'oggi, dopo a inizio marzo, rassegnate le conclusioni delle parti - con la pubblica accusa sostenuta dal sostituto procuratore Chiara Stoppioni e la difesa dall'avvocato Marilena Guglielmana per lo straniero e Mauro Tosoni per l'assistente sociale - il collegio aveva ritenuto necessario per il decidere l'escussione di un teste aggiuntivo, convocando il dottor Paolo Ferrara, attuale Direttore Servizio Tutela Minori e dei Legami Familiari del Comune di Lecco, chiamato a lumeggiare alcuni aspetti "procedurali" interni all'Ufficio.
Nel pomeriggio odierno dunque la sentenza, con l'imputata da tempo, ormai, non più in servizio, dopo aver intrapreso una nuova vita fuori regione lasciandosi alle spalle questa brutta vicenda.
A.M.
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