Magganico: il 2 il concerto di musica classica 'Via Crucis'

La Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Maggianico ospiterà domenica 2 aprile dalle 20.45 il concerto di musica classica "Via Crucis", con il coro "Sine Nomine" della Città di Varese, la Camerata Polifonica di Milano, il baritono Bryan Sala e l'organista Stefano Crosazzo, diretti da Giuseppe Reggiori. Saranno proposti brani di Franz Liszt e Joseph Rheinberger.



"Via Crucis" è una delle ultime opere di Franz Liszt. Furono scritte più versioni, ma quella originale presentata in questo progetto prevede baritono solo, coro e organo. La particolarità di questa composizione risiede nella sua grande serenità, raggiungendo i limiti della tonalità e rompendo lo status quo della musica predominante all’epoca. L’opera racchiude più stili e più lingue, e combina canti all’unisono in stile gregoriano con corali della tradizione bachiana in tedesco e parti polifoniche in latino ispirate alla scuola romana adoperando un linguaggio sia tonale che atonale e a volte modale. Liszt iniziò la composizione di “Via Crucis” durante il suo soggiorno a Roma con l’intenzione di eseguirla presso il Colosseo con un gigantesco harmonium. Tuttavia non ebbe modo di farlo, e che la prima esecuzione avvenne solo 43 anni dopo la sua morte a Budapest il 29 marzo 1929, venerdì santo.
Dopo il Vexilla Regis iniziale, ecco musicate le 14 stazioni:
- Pilato condanna Gesù a morte
- Gesù accetta la sua croce
- Gesù cade per la prima volta
- Gesù incontra la sua madre, Maria
- Simone aiuta a portare la croce
- Veronica asciga il volto di Gesù
- Gesù cade per òa seconda volta
- Gesù incontra le tre donne di Gerusalemme
- Gesù cade per la terza volta
- Gesù viene spogliato delle sue vesti
- Gesù è inchiodato alla croce
- Gesù muore sulla croce
- Gesù è deposto nel sepolcro

Lo "Stabat Mater" di Joseph Rheinberger è invece una cantata per coro e organo, composta nel 1890 e divisa in cinque sezioni:
- Stabat Mater
- Quis est homo qui non fleret
- Eia Mater fons amori
- Virgo Virginum praeclara
- Quando corpus morietur
La cantata, originariamente composta per coro e organo a scopo liturgico, fu poi trascritta nella versione per coro e orchestra d’archi dallo stesso Rheinberger, organista nativo del Liechtenstein capace di unire elementi della scuola tradizionale polifonica con il contrappunto in stile barocco senza rinnegare il carattere romantico tipico della musica del suo tempo.

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