Valmadrera: Silea e Comune 'graziano' l'attivista Felice Airoldi

Il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi in rappresentanza dell'Ente, il presidente di Silea Domenico Salvadore quale legale rappresentante della società e il suo direttore generale Pietro D'Alema, quale persona offesa, hanno “graziato” Felice Airoldi, il militante del Comitato “Spegniamo il forno” mandato a giudizio con l'accusa di diffamazione per una presa di posizione “social” giudicata lesiva tanto dell'immagine del Comune tanto dell'impresa che gestisce lo smaltimento dei rifiuti nonché dell'onorabilità del suo vertice tecnico. Le parti civili, assistite dall'avvocato Stefano Pelizzari, hanno quest'oggi rimesso la querela sporta a suo tempo a carico del 65enne, rinunciando così all'esercizio dell'azione penale. Non prima però di aver chiesto e ricevuto una lettera di scuse sottoscritte dall'imputato nonché la parola di quest'ultimo affinché si astenga, in futuro, a replicare le esternazioni che lo avevano trascinato a giudizio, al cospetto del giudice monocratico del Tribunale di Lecco Martina Beggio. Nello specifico, nel 2019, su Facebook, Airoldi avrebbe pubblicato un post in cui sosteneva che Silea potesse vantare uno “strapotere” in grado di mettere a tacere ''tutti quelli che si mettono contro il forno''. Si sarebbe poi scagliato anche contro il direttore Pietro D'Alema e il Comune di Valmadrera, facendo riferimento a precedenti penali del primo (inesistenti) e accostando l'ente pubblico ad organizzazioni criminali scegliendo di utilizzare nei propri scritti il termine “Valmafia”. Già lo scorso 14 febbraio i denuncianti erano pronti a fare un passo indietro ma la lettera di scuse prodotta dalla difesa dell'imputato era risultata non sottoscritta dallo stesso, dettaglio che aveva portato alla concessione di un termine per chiarire la cosa, tanto più che, proprio sotto data rispetto a quella udienza, il signor Airoldi pareva aver nuovamente preso di mira gli stessi bersagli. Oggi la definizione della questione, alla presenza in Aula dello stesso attivista.
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