A Trezzi su Cospito: è la legge

Mi ripeto: il sig. Cospito e' stato giudicato da Giudici che hanno applicato una Leggè dello Stato.
Il sig. Cospito ha lanciato bombe che non hanno provocato morti, MA AVREBBERO POTUTO CAUSARNE (se non si vogliono correre rischi NON si devono maneggiare bombe).
Non ha ucciso, ma ha SOLO gambizzato una persona: ha messo a rischio la vita del suo "nemico", GAMBIZZANDOLO SOLAMENTE.
Il sig. Cospito ha messo SCIENTEMENTE in pericolo la sua vita: un ammalato di cancro al pancreas muore nel giro di due mesi ANCHE SE SCIENTEMENTE lo vorrebbe evitare o -negli ultimi giorni di sofferenza - vorrebbe porre un limite al dolore MA NON E' LIBERO DI FARLO.
La Legge dello Stato NON condanna un ladro di polli al 41bis perche' -nel caso reiterasse il reato- metterebbe a repentaglio la vita di altri pennuti (pfv non me ne vogliano gli animalisti intregralisti....).
Mi spiace umanamente per il sig. Cospito che non riterro' mai un santo ne' tantomeno riterro' che morira' da vivo perche' tutti moriamo da vivi (ed ho capito cosa intende il sig .Trezzi con "vivo").
Il sug. Cospito ha scelto di lasciarsi morire per sua scelta perche' ha lanciato bombe, chi non ha mai pensato di lanciare bombe morira' anch'egli da vivo, magari giovane e certamente senza sollevare un cotal polverone.
E dopo aver manifestato il mio pensiero non mi sento particolarmente cattiva, giudicante ne' tantomeno senza misericordia: noi umani abbiamo dovuto trovare soluzioni (= leggi) per garantire la protezione ed il rispetto anche a chi vive senza usare bombe per esprimere il proprio pensiero.
Cordialmente,
Daniela
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