Pasturo: 63enne condannato per una badilata ad un ciclista

Un anno e 5 mesi di reclusione: è la pena decisa oggi dal giudice Giulia Barazzetta per un 63enne accusato di lesioni personali, danneggiamento e porto d'armi od oggetti atti ad offendere. Secondo la Procura della Repubblica di Lecco avrebbe preso a badilate un rivale.
Quel che è certo è che ci sarebbero dei vecchi dissapori alla base dell'episodio che ha portato oggi alla condanna dell'uomo, residente a Pasturo, difeso in aula dall'avvocato Alfredo Casaletto del foro di Lecco. “Ogni volta che passava in bicicletta davanti alla mia baita mi provocava” aveva raccontato nel corso del proprio esame l'odierno imputato, riferendosi alla presunta persona offesa.
Anche quel 6 maggio di due anni fa sarebbe andata così, mentre il 60enne era intento a pulire la stradina con l'ausilio di una pala: “gli ho detto di andare fuori dalle balle e gli ho picchiato la bicicletta con il badile”. Da lì sarebbe nata una colluttazione, che avrebbe anche portato i due contendenti a cadere in una “scarpata”. Il ciclista avrebbe così riportato importanti ferite alla testa.
Nel primo pomeriggio di oggi le parti hanno portato in aula le proprie conclusioni, con il vpo Mattia Mascaro che ha chiesto un anno di reclusione per imputato. Una richiesta aumentata di cinque mesi in sentenza dal giudice, che ha anche condannato l'uomo al pagamento dei danni nei confronti della parte civile, rappresentata dall'avvocato Chiara Brizzolari.

F.F.
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