Ecco come si mette in sicurezza 'per i prossimi cento anni' un paese dopo un'alluvione: il punto sui lavori in corso a Casargo

Più di un anno fa prendevano il via a Casargo i lavori di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, divenuti una assoluta priorità per l’Amministrazione Comunale, a seguito degli ingenti danni provocati dalla violenta alluvione dell’estate 2019. Nell’autunno 2021 apriva dunque il primo di sei cantieri previsti, quello nella Valle dei Morti.

Immagini scattate il giorno seguente l'alluvione. Sotto il sindaco in mezzo al fango

Con l’arrivo di un’altra primavera, facciamo il punto della situazione con il sindaco di Casargo, Antonio Pasquini.
“I lavori sono a buon punto, tanto che due sono già in rendicontazione” riferisce il primo cittadino. “Per gli altri parliamo comunque di un buon 80% e prevediamo di ultimare le opere principali entro il 30 aprile, per poi procedere con i lavori di rifinitura” prosegue.

Valle dei Morti

Il primo intervento è stato, come accennato, quello nella Valle dei Morti (lavori affidati a F.lli Locatelli S.a.s.), corso d’acqua che ha origine all'inzio della strada di Paglio raccogliendo alcuni ruscelli che scendono da Somadino e che percorre longitudinalmente il centro abitato di Casargo.

I lavori, in via di ultimazione, hanno visto la posa di un grosso tubo che percorre sostanzialmente l’intero paese, a partire da Somadino, attraversando il borgo storico e fino alla zona del municipio, e che per vari tratti scorre sotto abitazioni o altri edifici. In più, il letto della Valle dei Morti è stato ampliato in diversi punti. “È stato uno degli interventi più complessi, perché abbiamo dovuto fare i conti con il ‘costruito’ preesistente. È difficile fare regimazione idraulica in queste condizioni” ci racconta il sindaco. Parliamo inoltre dell’opera che ha arrecato probabilmente i maggiori disagi ai casarghesi, soprattutto a coloro che abitano nel centro storico, i quali hanno vissuto per diversi mesi in un “cantiere aperto”.

Il tubo posato nel cuore del paese

L’intervento relativo alla Valle dei Morti si integra poi con la realizzazione di una enorme briglia di laminazione con accesso via terra in corrispondenza del quinto tornante della strada verso l'Alpe Paglio, nella Valle di Corda.
Testimonianza, questa, di un approccio ‘globale’, che parte, letteralmente, dall’alto e che implementa diverse opere di contenimento scendendo verso il centro abitato di Casargo.

I lavori in corso sopra la provinciale


Lavori per il contenimento della valli minori

Un sistema applicato anche nelle opere realizzate sulle valli del versante di Giumello (lavori affidati a Costruzioni Cerri). I corsi d’acqua di questo versante erano probabilmente i più “temuti” (fu proprio da lì che si sviluppò l’enorme colata di fango che travolse i tornanti a fianco della chiesa, invadendo parte del cimitero), anche per via di una “scomoda” particolarità: oltre al canale principale, lo Spirsol, sono infatti presenti diverse valli che terminano bruscamente, “tagliate” dalla strada provinciale.

Le quali, prima degli interventi, andavano ad invadere la carreggiata e, unendosi, creavano un “corso d’acqua” molto pericoloso. Sono state realizzate così opere per gestire l’incremento di portata di questi corsi minori in caso di forti piogge ed è stato posato un grande tubo sotto la strada provinciale, in grado di raccogliere ogni piccolo rigagnolo e di convogliarlo nello Spirsol, che scorre a fianco della chiesa e della scuola elementare.

Condotto dello Spirsol basso


Dentro il nuovo condotto dello Spirsol basso

Spirsol che è l’immagine di un sistema di protezione organizzato su tre livelli: prima di tutto le vasche di laminazione poste all’Alpe Chiaretto, poco sotto l’Alpe Giumello, che permettono un primo rilascio graduale dell’acqua che va ad accumularsi in caso di piogge molto intense; più in basso, nel tratto sopra la strada provinciale, c’è invece un vallo in terra armata a contribuire al sostegno delle pareti delle valli, oltre ad un sistema di briglie; infine, entrando nel centro abitato (Spirsol “basso”, lavori affidati a Pozzi Costruzioni Edili S.r.l.), l’alveo è stato ampliato ed è stata realizzata una grande vasca (che si trova sostanzialmente sotto il cortile della chiesa di San Bernardino) per permettere un ulteriore deflusso più graduale dell’acqua.

Vasca di raccolta Spirsol basso

“Il ‘nuovo’ Spirsol, quello ‘basso’, è attivo già da un anno” afferma Pasquini, “ed è uno dei due cantieri già in rendicontazione”. L’altro è quello relativo ai canali della zona di Narro e Santa Brigida, la cui pulizia è stata affidata a Cidieffe Costruzioni S.r.l.
A poche decine di metri di distanza dallo Spirsol, troviamo poi i lavori per la messa in sicurezza della Valle da Corda (affidati a Costruzioni Bertoldini Srl), che scorre a pochissimi metri dal municipio. Qui è stato realizzato un doppio sistema di briglie e l’alveo è stato notevolmente ampliato.

Valle da Corda

Spostandoci invece al confine tra Casargo e Margno, vediamo i lavori sul torrente Bandico (affidati a Bonazzola Pepino e Figlio S.n.c.), condivisi tra i due comuni dell’Alta Valle. Si tratta del corso d’acqua che scende sotto il Pian delle Betulle, per il quale sono stati svolti lavori di rifacimento dell’alveo e di risezionamento, oltre alla pulizia dei canali nelle zone più in alto e all’inserimento di armature metalliche nella roccia. Gli interventi sul Bandico sono nelle loro ultimissime fasi.

Bandico

“È stato un lavoro molto duro per la macchina amministrativa, che ha dovuto produrre una documentazione considerevolissima” prosegue Pasquini. In più, ci si è messo anche l’aumento dei prezzi delle materie prime (ferro, calcestruzzo, gasolio, …), iniziato con il Covid-19 e aggravatosi con lo scoppio del conflitto ucraino, a porre ostacoli sulla strada del Comune e della comunità di Casargo, la quale tuttavia ha offerto “una buonissima risposta”, come afferma il sindaco.

“C’è stato uno sforzo importante da parte dei cittadini, che, tra l’aver vissuto nel bel mezzo di un cantiere e le restrizioni alla viabilità, hanno affrontato non poche difficoltà” prosegue il primo cittadino, che si dichiara “consapevole dei disagi e grato della comprensione e della collaborazione” (ricordando, tra l’altro, i diversi accordi bonari con i privati, che hanno spesso acconsentito alla “invasione” dei propri terreni per permettere l’allargamento dei canali, soprattutto nella zona della Valle dei Morti).

Il nuovo canale a fianco della chiesa


La zona del municipio

Un anno e mezzo (circa) di fatica, con, però, un fine di enorme importanza e di lunghissimo periodo, quale è quello di mettere in sicurezza l’abitato di Casargo. Il quale ha una particolarità non irrilevante, data dal fatto che il centro nevralgico del paese costituisce proprio la zona più vulnerabile. Chiesa, municipio, scuola elementare, cimitero e farmacia si trovano infatti “ammassati” all’incrocio di diversi canali e torrenti.

Immagini dei diversi cantieri scattate nei mesi scorsi a opere in corso

“Si tratta di una risposta di lungo termine, parliamo di opere destinate a svolgere la loro funzione per i prossimi cento anni” sottolinea Pasquini, il quale ricorda inoltre che “tutte le opere sono state realizzate in modo da permettere ai mezzi di intervenire per i lavori di manutenzione”, senza i quali “tutto questo non vale nulla”. Un occhio di riguardo è stato rivolto anche all’impatto estetico: si è cercato di realizzare il tutto in pietra, per renderlo anche “bello da vedere”.

Altre foto scattate durante i lavori nelle scorse settimane

“Restituiamo così un territorio sicuro” ha dichiarato il sindaco, ricordando infine che nei prossimi mesi verranno ovviamente realizzati anche i lavori finali di rifinitura (asfaltatura, semina…), per restituire una “nuova” Casargo ad abitanti e turisti.
Alessandro Tenderini
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