Cremeno: condannati a un anno e otto mesi i tre gemelli arrestati per 'droga'


Sono stati condannati alla pena di un anno e otto mesi, oltre al pagamento di una multa da 4mila euro. E' questo in sintesi, il contenuto della sentenza pronunciata quest'oggi all'ora di pranzo dal giudice per le udienze preliminari Nora Lisa Passoni a carico di Paolo, Roberto e Marco Arrigoni Neri, gemelli con casa in Valsassina.
I tre 45enni erano finiti nei guai lo scorso autunno a seguito di un blitz di Finanza e Carabinieri che avevano stimato in circa 30 chili, il quantitativo di stupefacente detenuto nella loro abitazione di Cremeno, con infiorescenze ancora "fresche" e dunque, di fatto, colte di recente e quindi ancora da lavorare.
Nella ricostruzione delle divise - finita poi al vaglio dell'autorità giudiziaria - i tre fratelli avrebbero allestito all'interno dell'appartamento un vero e proprio laboratorio clandestino per produrre marijuana, con tanto di lampade, ventilatori e un essiccatoio. A seguito della perquisizione era stato sequestrato altresì materiale ritenuto utilizzabile per il confezionamento della droga e rinvenuti dei manuali con informazioni proprio sulla coltivazione di vari tipi di "erba".
Arrestati, erano poi stati associati alla casa circondariale di Lecco con l'accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti con l'aggravante della notevole quantità, quest'ultima poi decaduta dopo gli accertamenti disposti sulla "vegetazione" requisita dalle forze dell'ordine.
I tre peraltro non erano nuovi alle aule del palazzo di giustizia lecchese. Nel 2019 infatti, nell'abitazione dei gemelli erano state trovati quattro chili di marijuana oltre a un tritafoglie elettrico e un essicatoio ricavato all’interno di un mobile allestito con più lampade alogene. Due di loro infine, erano già finiti in tribunale anche per una vicenda di minore portata, essendo stati accusati di essere gli autori di una serie di danneggiamenti avvenuti in paese nel 2018.
Stamani l'udienza in tribunale relativa al blitz dello scorso ottobre; i tre fratelli valsassinesi (non comparsi in aula) sono stati condannati - in abbreviato - a un anno e otto mesi.
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