Lecco: pestaggio per la cacca del cane, 'non fu reato'

È stato assolto L.N., lecchese, classe '72, accusato di lesioni personali per aver aggredito - questo il quadro accusatorio formulato dalla Procura  - un passante che non avrebbe raccolto i bisogni del proprio cane davanti alla sua abitazione in via Lungolario Piave due anni fa. Il Vpo Mattia Mascaro ne aveva chiesto la condanna a 3 mesi di reclusione.
Il denunciante, un 55enne della Repubblica Ceca, costituitosi parte civile tramite l'avvocato Ruggero Panzeri del foro di Lecco, aveva raccontato in aula di essere stato preso a badilate e pugni in pieno volto dall'odierno imputato dopo un acceso scambio di battute. Non era la prima volta che veniva accusato di abbandonare gli escrementi del suo anziano pastore tedesco nei pressi della villetta: "ti faccio vedere io cosa vuol dire prendere per il culo un italiano. Adesso porti a casa la tua merda" gli sarebbe stato intimato in un'altra occasione.
Nello scontro lo straniero, musicista diplomato al conservatorio e specializzato nel corno, avrebbe riportato importanti fratture sotto l'occhio e perso la sensibilità al lato destro del volto: "sono stato operato e il chirurgo mi ha vietato di suonare" aveva riferito al giudice.
Al contrario L.N. (difeso in aula dagli avvocati Manoela Stucchi ed Elia Campanelli del foro di Lecco) aveva negato ogni addebito, sostenendo al contrario di essere stato a sua volta vittima di un'aggressione: "stavo rincasando quando ho visto il signore con il cane al guinzaglio il quale stava facendo i bisogni davanti a casa mia" aveva riportato nel corso del proprio esame l'odierno imputato, aggiungendo di aver imbracciato il badile solo per raccogliere le deiezioni: "è tornato nella mia direzione e mi guardava, sorridendo in modo ironico". Da lì sarebbe nato uno scontro verbale fra i due (con frasi pronunciate dalla persona offesa come "tu la merda ce l'hai nel cervello" e poi con un "quando torno ti uccido"), poi la colluttazione avrebbe avuto il via con uno schiaffo propinato in pieno volto a L.N. proprio dal musicista.
Oggi la decisione del giudice Giulia Barazzetta: il 50enne è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato".
F.F.
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