Pescate: tortelli e falò, in tanti per la 'Festa di San Giuseppe'

Anche la comunità di Pescate, come tante altre sul territorio, è tornata a celebrare la Festa di San Giuseppe "come una volta", dopo le restrizioni degli ultimi anni dovute alla pandemia. Lo ha fatto nella giornata di ieri, domenica 19 marzo, nella cornice del Parco Torrette, che in tanti hanno raggiunto già per il pranzo a cura degli Alpini e del gruppo Attivisti Sagre: nel ricco menù lasagne, polenta taragna, salsicce, patatine e missoltini, oltre naturalmente ai gustosi tortelli fritti tipici della ricorrenza.




In serata, poi, sempre con il profumo delle prelibatezze culinarie a riempire l'aria, si è rinnovata la tradizione del falò, acceso dinnanzi a una grande folla composta da persone di ogni età che hanno così potuto godersi uno spettacolo sempre molto atteso e suggestivo, che si ripete da ormai settant'anni ed è capace di riportare in paese anche ex pescatesi che da più o meno tempo si sono trasferiti a vivere altrove. Simbolicamente il rito vuole anche essere un modo per salutare l'inverno e le rigide temperature, abbracciando finalmente la primavera e tutti i piacevoli segnali di rinascita che porta con sè.






Presente, neanche a dirlo, pure il sindaco Dante De Capitani con la sua vice Miriam Lombardi, a testimoniare ancora una volta il profondo legame della comunità con le proprie tradizioni più antiche e radicate, capaci di rinnovarsi di anno in anno nonostante il passare del tempo.
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